Scadenza contratti di supplenza e richiesta Naspi con domanda di disoccupazione

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Per i docenti precari tradizionalmente il mese di giugno è quello in cui scadono i contratti di supplenza e si manifesta l’esigenza di chiedere l’indennità di disoccupazione (NASpI). La possibilità di accedere al trattamento di disoccupazione è soggetta alla condizione che il lavoratore sia stato assicurato dal datore di lavoro contro la disoccupazione involontaria presso l’INPS.

Come richiederla

I docenti precari che intendono usufruirne possono presentare la domanda di disoccupazione (NASPI) il giorno immediatamente successivo alla scadenza del contratto. La richiesta va effettuata entro 68 giorni presentandosi ad un patronato oppure in via telematica direttamente sul sito dell’Inps. Nel primo caso occorrerà portare con sé un modello SR 163 che serve a certificare l’IBAN o i dati della carta di credito su cui si chiede l’accredito dell’indennità.

Chi la può ottenere

  • i lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro (quindi non si sono licenziati) e si trovano in condizione di disoccupazione;
  • presentano dichiarazione di disponibilità al lavoro presso l’INPS o il Centro per l’impiego territoriale competente (la richiesta si può fare presso il patronato INCA CGIL)
  • firmano il patto per la ricerca attiva del lavoro;
  • hanno almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni che precedono la domanda di accesso all’indennità;
  • hanno almeno 30 giorni di lavoro effettivo nei 12 mesi che precedono la disoccupazione.

Chi può evitare le file

Sono due le regioni in cui è possibile presentare in maniera alternativa la domanda di disoccupazione. Una di queste è la Regione Lombardia ha emanato un comunicato in cui dice che, solo in caso di mancata assunzione all’avvio del nuovo anno scolastico, i docenti – dopo il 15 settembre – potranno attivarsi per la procedura al Centro dell’impiego. Leggi il comunicato.

L’altra è quella delle Marche che ha predisposto una specifica funzione che consente di effettuare un inserimento DID automatizzato.

In Veneto vige invece il Patto di Servizio Personalizzato online.

Consulta la scheda tecnica

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