Ruolo da concorso 2018 o da fase transitoria 2019

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In relazione all’accordo che ha portato alla decisione di indire una procedura straordinaria per immettere in ruolo i docenti non abilitati, si aprono nuove prospettive anche per gli abilitati che hanno sostenuto il concorso straordinario 2018. Molti di loro appartengono ad un ambito verticale, circostanza per la quale la possibilità di accesso al ruolo sull’altra classe di concorso per la quale non si è partecipato al transitorio, rimane vincolata all’emanazione del prossimo bando di concorso rivolto ai docenti non abilitati con servizio di almeno 36 mesi. Si inquadra in questo contesto la lettera giunta in redazione dove viene chiesto un consiglio in merito.

Ci scrive una docente che risulta abilitata su una classe di concorso per la quale ha partecipato al transitorio. Nella lettera giunta in redazione specifica di essere presente nella III fascia delle graduatorie di istituto per un’altra cdc per la quale non risulta abilitata. A riguardo specifica di essere in possesso di un servizio specifico di un anno su un totale di 11. In virtù di questa situazione chiede un consiglio sulla strada da seguire per poter giungere al ruolo su quest’altra cdc. Partecipare alla prossima fase transitoria o attendere di poter richiedere il passaggio su cattedra?

Le nuove disposizioni che verranno emanate consentiranno certamente alla nostra lettrice di partecipare alla prossima fase transitoria. Tuttavia la questione va valutata attraverso lo studio delle due opzioni disponibili.

A: Presa del ruolo da grame transitorio con richiesta di passaggio su altra materia dopo 5 anni di permanenza.

B: Svolgimento nella fase transitoria per la classe di concorso per la quale si è iscritti in terza fascia mediante svolgimento della prova selettiva computer Based.

A nostro avviso la questione va valutata tenendo presente la tempistica necessaria per giungere all’obiettivo primario, ossia il ruolo sulla cdc in cui non si risulta abilitati.

Con l’opzione A conosciamo già questo tempo.

Con l’opzione B diventa una incognita, oltre che una variabile indipendente.

Va considerato infatti che la partecipazione alla fase transitoria rivolta ai docenti non abilitati si svolge sulla base della disponibilità effettiva dei posti che verranno messi a bando. Se non si rientra in quel contingente (24500), ci pare evidente che la questione potrebbe impiegare diversi anni a risolversi positivamente. In secondo luogo bisogna considerare che non è detto che venga passata la prova scritta, stante il carattere di estrema selettività al quale sarà soggetta.

Alla luce di queste considerazioni suggeriamo alla nostra lettrice di prendere in considerazione l’opzione A.

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