Il MoVimento 5 Stelle aveva smentito, in un comunicato congiunto emesso dal gruppo della Camera dei Deputati di pochi giorni fa, di essersi messo di traverso al concorso riservato ai docenti precari della terza fascia. Nella nota veniva fatto presente che anche all’interno del MoVimento 5 Stelle, come di recente dichiarato dalla sen. Granato e dal’on. Azzolina, possono emergere orientamenti di pensiero divergenti. Tra quelli che si pongono a favore dei concorsi riservati spicca la posizione dell’ onorevole Flora Frate.

Il profilo dell’ onorevole Flora Frate

Lo scorso 4 marzo è stata eletta alla Camera dei Deputati con il Movimento 5 Stelle ed è componente della VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE), dal 21 giugno 2018. In una intervista rilasciata a Positano News la giovane deputata ha spiegato i motivi che l’hanno indotta a candidarsi per il MoVimento 5 Stelle.

E’ un doppio impegno serio e importante per una giovane politica?” “Si, lo è sicuramente. In entrambi i casi le responsabilità sono enormi. A scuola formi gli adulti del futuro, in Parlamento costruisci il futuro di tutto il Paese” aveva dichiarato.

Riservati sono risposta efficace al precariato dilagante

Indubbiamente la scuola ha bisogno di ben altro che di provvedimenti d’urgenza come quelli approvati con il decreto dignità dello scorso luglio 2018 e come quello che ci si appresta a varare per stabilizzare i docenti precari della terza fascia. Ma se anche la Corte Costituzionale ha confermato la piena legittimità delle procedure riservate, appare chiaro come la decisione presa sia quella più giusta.

Intervistata dal portale Zoom Scuola sui presunti contratti in seno al Movimento 5 Stelle sulla scelta di bandire concorsi riservati, esprime così il suo pensiero.

“Non si tratta di una sanatoria, quanto piuttosto di riconoscere i diritti di quei lavoratori che non ne possono più di ingiustizie e vessazioni. La stabilizzazione non è una minaccia al merito, tutt’altro. La gran parte dei docenti il merito lo ha conquistato sul campo, lavorando tutti i giorni con grande passione e dedizione. Pensare che tutto si possa risolvere sempre e soltanto con una dura selezione in entrata – laddove esistono anche altri strumenti, come la valutazione ed il monitoraggio in itinere – sta diventando davvero un’utopia. Peggio ancora, un pretesto. Dobbiamo mostrare più rispetto per il mondo della scuola e affermare, senza incertezze, che l’esperienza sul campo è un valore aggiunto imprescindibile. Non è un mistero che all’interno del Movimento 5 Stelle convivano sensibilità e provenienze diverse, talvolta anche contrastanti. Ma questo non credo sia un problema, alla fine troveremo la giusta intesa. Escludo che qualcuno voglia contrastare la stabilizzazione di quasi 60mila precari. Sarebbe difficile spiegarlo a chi ha fortemente creduto in noi”.