I diplomati magistrali che non hanno il requisito delle due annualità di servizio nelle ultime 8 per partecipare al concorso straordinario contestano la decisione assunta con il decreto dignità da questo governo. Nello specifico la questione riguarda tutti quei docenti che hanno lavorato presso le scuole paritarie.

Fin dai giorni successivi della pubblicazione del bando del concorso straordinario, moltissimi di loro hanno puntato il dito contro quella che appare come una discriminazione assurda.

La difficoltà da parte del Miur ad individuare con certezza i soggetti che avevano prodotto documentazioni falsificate ha portato alla scoperta della Diploma Connection, con decine di migliaia di indagati finiti nel mirino delle procure per un antico vizio italico di falsificare titoli per ottenere il posto fisso, producendo una decisione che appare in fortissimo contrasto con la Legge n° 62 del 2000 e con il Decreto Legge n° 255 del 2001 che sancivano la completa equiparazione degli insegnanti nel servizio in scuole statali e paritarie.

A nulla sono valse le richieste di emendamento presentate dalle diverse forze politiche, tra le quali quelle dei senatori di Forza Italia Lonardo e Gallone, intervenute per convincere l’attuale esecutivo a rivedere la norma che esclude i docenti con il servizio conseguito nelle scuole paritarie dalla partecipazione al concorso riservato.

La posizione reiterata del governo giallo verde a tenere fuori questi soggetti appare ancora di più inverosimile alla luce dei recenti pronunciamenti del Consiglio di Stato che ha ammesso in via cautelare alcuni di loro a partecipare ai colloqui orali previsti dal bando di concorso.

Si inquadra nel contesto sopra descritto la lettera pervenuta alla redazione da parte del gruppo dei DM CON SERVIZIO NELLE SCUOLE PARITARIE che rimettiamo di seguito.