L’ISTAT evidenzia dati catastrofici per quanto riguarda il tasso di natalità in Italia. In occasione della Giornata internazionale della popolazione, che si celebra ogni anno in data 11 luglio, anche il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani vuole porre attenzione alle problematiche riguardanti il trend della popolazione umana.
ISTAT: drastica diminuzione di natalità
Nel 2018 sono stati 439.747 i bambini iscritti in anagrafe per nascita. Sono riscontrabili 18mila unità in meno rispetto al 2017. Il declino demografico è un pericolo da non sottovalutare e all’interno di una recente comunicazione Istat viene riportato quanto segue: “Il calo è interamente attribuibile alla popolazione italiana, che scende al 31 dicembre 2018 a 55 milioni 104 mila unità, 235 mila in meno rispetto all’anno precedente (-0,4%)”.
Rispetto al 2014, la perdita di cittadini italiani residenti nel loro paese d’origine, è pari alla scomparsa di una città vasta quanto Palermo. Il vero problema è che sono davvero pochi gli interventi per arginare il problema. Da parte del mondo politico fuoriescono numerose parole e davvero pochi fatti.
Ad aggravare la situazione lo svuotamento del Sud Italia
Lo svuotamento che stiamo assistendo è aggravato peraltro dallo svuotamento che si sta verificando da tempo nel Sud Italia. Tutto ciò, non comporta di certo stabilità economica, benessere e fiducia nel futuro. Oramai le nascite si verificano solamente o in contesti estremamente disagiati, oppure in contesti incentrati sul benessere economico. Continuando di questo passo, il ceto medio scomparirà del tutto.
Il problema coinvolge anche i docenti
Tra i docenti la delusione è frustrante. Dopo tante promesse da parte dei politici, i trasferimenti mancati costituiscono motivo di grande risentimento da parte di numerosi insegnanti. L’indifferenza proviene anche da chi, in campagna elettorale, aveva garantito il proprio intervento risolutivo.
Soluzioni all’orizzonte neanche se ne vedono, in quanto tra assegnazioni provvisorie e utilizzazioni, il numero di posti sarà davvero limitato, sempre a discapito delle suddette categorie penalizzate.