Un articolo de ‘Il Corriere della Sera’ mette bene in evidenza il pasticcio riguardante il concorso 2018 per docenti di scuola media e superiore. Un pasticcio che rischia di beffare i primi in graduatoria che potrebbero essere scavalcati da chi ha conseguito un punteggio più basso. Il concorso venne bandito il 1° febbraio dello scorso anno dall’ex ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli: i candidati sarebbero stati inseriti in una graduatoria di merito che avrebbe portato alla loro assunzione, senza alcun bocciato. Bastava presentarsi alla prova orale.
Concorso 2018, la beffa per i vincitori è servita
A settembre dello scorso anno solamente 6.748 vincitori hanno potuto cominciare il loro anno di prova, mentre 5.642 insegnanti non sono riusciti ad entrare in ruolo, con conseguente predisposizione delle relative supplenze.
Il Miur si è preso tempo per risolvere la grana
Risultato? Quelli che avevano un punteggio più basso, grazie allo scorrimento delle graduatorie, hanno ottenuto il diritto a salire in cattedra oltre ad avere la possibilità di trovare un posto molto più vicino a casa. Anche i sindacati, oltre ovviamente ai diretti interessati, hanno denunciato la disparità di trattamento in occasione di un incontro che si è tenuto al Miur il 2 luglio scorso. E’ stato chiesto all’amministrazione centrale di avere la possibilità di poter scegliere su tutte le cattedre che, nel frattempo, si sono liberate. Il Miur si è preso del tempo, si saprà qualcosa di più nella prossima riunione in programma il 12 luglio.