Palermo, continua il caso della professoressa Dell'Aria
Palermo, continua il caso della professoressa Dell'Aria

Molti ancora ricorderanno il caso di cronaca avvenuto presso l’Istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele III di Palermo. Qui un’insegnante, la professoressa Rosa Maria Dell’Aria, aveva subito un provvedimento disciplinare per non aver censurato il lavoro di alcuni suoi alunni in cui venivano accostate le reggi razziali del 1938 al decreto sicurezza firmato da Matteo Salvini.

Qualche tempo fa era stata creata una petizione per rimuovere la sanzione alla professoressa Dell’Anna, firmata da 264 docenti di scuola e 127 docenti universitari. Tutto inutile, in quanto il provvedimento nei confronti della donna è andato avanti. I docenti in questione hanno firmato (e inviato) una lettera al ministro dell’istruzione Marco Bussetti.

Palermo, anche Marco Bussetti contrario alla sanzione

Nella lettera si ricorda al ministro Bussetti come anche lui stesso fosse contrario al provvedimento disciplinare nei confronti della professoressa Rosa Maria Dell’Aria, precisando tuttavia come “nessun Ministro, neanche quello dell’istruzione, dell’università e della ricerca, (…) può revocare, come nel caso relativo alla professoressa di Palermo, una sanzione disciplinare comminata da un dirigente”. 

Le richieste

A causa di un evento così oscuro e inquietante, i docenti chiedono nella missiva un intervento chiarificatore da parte di Bussetti. Si richiede al ministro dell’istruzione e al direttore dell’ufficio scolastico provinciale eventuali chiarimenti circa l’avvio del procedimento contro la professoressa Dell’Aria.

È da chiarire, inoltre, la reale violazione che giustifichi il procedimento e le modalità con cui esso è stato attivato. C’è poi da comprendere se tale sanzione sia stata avviata dopo un opportuno confronto interno tra la docente interessata e il direttore scolastico e se, inoltre, siano stati rispettati i principi di proporzionalità e di cautela. Resta poi da comprendere il reale pericolo, tale da giustificare l’intervento della Digos all’interno della struttura scolastica.

Gravi incongruenze

Alla professoressa Dell’Aria è stato contestato un mancato controllo preventivo su un elaborato audiovisivo svolto in occasione della Giornata della Memoria. È bene chiarire come la tanto famigerata Culpa in vigilando riguardi la mancata osservazione sull’incolumità dell’alunno e non c’entra nulla con la didattica.

Ma ammettendo che comprenda anche aspetti didattici, è bene precisare come simili controlli non siano possibili nel caso specifico di un elaborato autonomo da parte dei discenti e non sarebbe tantomeno compatibile con il ruolo maieutico del docente. Nella lettera a Bussetti è specificato come solo tramite lo scambio di opinioni è possibile far nascere il senso critico e comprendere il rapporto tra passato e presente.