Scuola: l'esperienza della professoressa Maria Raschello al Cern
Scuola: l'esperienza della professoressa Maria Raschello al Cern

Maria Raschello (41 anni) è una docente di matematica e scienze presso la scuola media di Cavezzo (Modena). Come leggiamo da un recente articolo pubblicato sul Resto del Carlino, l’insegnante, assieme ad altri 19 colleghi italiani, è stata scelta dal bando pubblicato dalla Fondazione Golinelli di Bologna, riguardante un viaggio di formazione al Cern di Ginevra, il più grande laboratorio di fisica delle particelle dell’intero pianeta.

Scuola: il racconto di Maria Raschello 

Maria Raschello ha raccontato: “Spesso si pensa che scuola e ricerca scientifica siano mondi lontani, ma invece si incastrano perfettamente”. Grazie a questa esclusiva esperienza, la Raschello ha seguito pregevoli seminari da parte di illustri esponenti di fisica nucleare: “Con un linguaggio chiaro – ha proseguito Raschelli- ci hanno spiegato cosa sia il Cern, quali esperimenti fanno, il ruolo e l’obiettivo del ricercatore in fisica nucleare”.

Raschello ha raccontato di come il momento più emozionante sia stata la visita a 56 metri sottoterra ad “Alice”. Si tratta di un rilevatore di ioni che permette di studiare le interazioni fra nuclei ottenuti con il Grande Collisore di Adroni (LHC). Tutto ciò per ricreare in scala microscopica la situazione al momento dell’origine dell’universo poco dopo il Big Bang.

“Da tutto ciò ho avuto la conferma del legame inscindibile tra ricerca scientifica e scuola” ha detto la professoressa Raschello, che spera in una sensibilizzazione nei confronti degli studenti per la conoscenza scientifica, unica chiave per scoprire quel 96% di mistero che ci attornia e che ancora non conosciamo. La docente ha ringraziato la sua dirigente scolastica, i colleghi e la Fondazione Golinelli per questa preziosa opportunità.

Raschello in quanto docente

Maria Raschello ha iniziato ad insegnare dopo aver conseguito la laurea in Chimica presso l’Università di Bologna. Al Resto del Carlino, la docente ha illustrato come ogni giorno sia diverso in compagnia dei ragazzi. Una donna amante delle materie scientifiche, ma anche delle nuove tecnologie e dell’uso che si può fare di esse in correlazione con la didattica.