Questione DM in GaE: la condotta discriminatoria del MIUR

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Sono più di 8 le sentenze passate in giudicato degli organi di giustizia amministrativa italiana (emesse dal Consiglio di Stato e/o dal Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio) e più di 20 quelle emesse dai Tribunali ordinari- in funzione di Giudice del Lavoro.

Ebbene, proprio a tal riguardo si evidenzia una condotta fortemente discriminatoria nei confronti di docenti possessori dello stesso titolo di studio abilitante alla professione docente per la scuola primaria e dell’infanzia (il Diploma Magistrale), del Governo Italiano poiché attraverso l’Avvocatura dello Stato costituitasi nei vari ricorsi ha tenuto il suddetto comportamento:

– i passaggi in giudicato (ossia le tante sentenze definitive che hanno riconosciuto il diritto alle Graduatorie ad a Esaurimento ai ricorrenti Diplomati Magistrale di questi ricorsi) potevano essere revocati entro sei mesi con l’istituto della revocazione, plausibile proprio di fronte ad un’Adunanza Plenaria (Adunanza plenaria del Consiglio di Stato italiano) che ha mutato radicalmente indirizzo (non riconoscendo più il diritto alle GaE). Ciò nonostante l’Avvocatura dello Stato, su ordine del MIUR, ha ritenuto non opportuno chiedere la revoca di tali sentenze che hanno consentito l’iscrizione nelle Graduatorie ad Esaurimento di questi ricorrenti docenti Diplomati Magistrale ante 2001/2002; sempre la stessa Avvocatura dello Stato (in rappresentanza del dicastero dell’Istruzione Italiana), invece, si oppone all’ingresso degli altri DM negli altri contenziosi.

Vi è stata, quindi, una scelta politica inequivocabile da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca italiano (e quindi del Governo) di non inoltrare questo strumento processuale per perequare tutte le situazioni (e far venire meno il riconoscimento del diritto alle GaE per questi 10.000 docenti Diplomati Magistrale), determinando, pertanto, una disparità ed un senso ancor più profondo di amarezza ed ingiustizia tra i ricorrenti, tra chi ha lo stesso titolo di studio. Il Governo ha messo in atto una politica di reclutamento differente tra possessori del medesimo titolo non giustificata da alcun altro presupposto o esigenza, ma puramente arbitraria, discriminatoria.

In conclusione: il MIUR ha riconosciuto di fatto il diritto alle GaE a 10.000 Diplomati Magistrale senza alcun requisito particolare (servizio o altre idoneità).

~ MOVIMENTO DOCENTI DM

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