Scuola infanzia e primaria, emendamento per 40mila nuove supplenze per l'anno scolastico 2020/1

Il decreto per il concorso ordinario per la scuola primaria e dell’Infanzia 2019 è già stato pubblicato e il bando è atteso a giorni. Nel bando saranno indicati con precisione il numero di posti per regione e la scadenza per la presentazione della domanda. Quanti posti saranno banditi? Sono stati richiesti al Mef un totale di 16.959 posti, così suddivisi:

  • 10.624 per l’a.s. 2020/2021
  • 6.335 per l’a.s. 2021/2022.

Requisiti di accesso al concorso ordinario infanzia e primaria

I requisiti di accesso al concorso ordinario 2019 per infanzia e primaria sono: Per i posti comuni:

  • laurea in Scienze della formazione primaria,
  • oppure diploma magistrale  con  valore  di  abilitazione  e  diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso istituti magistrali, o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero entro l’anno scolastico 2001/2002 e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente,
  • analogo titolo conseguito all’estero, se riconosciuto dal Miur.

Per i posti di sostegno:

  • uno dei titoli elencati sopra più il titolo di specializzazione sul sostegno, o analogo titolo di specializzazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente.

Viene ammesso con  riserva  chi avendo conseguito all’estero i titoli di cui alle lettere a) e b) del comma 1 e di  cui al comma 2, ha presentato lo stesso la domanda  di riconoscimento alla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici.

Possono partecipare anche i docenti di ruolo. Il DECRETO.

Prove del concorso

Le prove previste per il concorso ordinario della scuola dell’Infanzia e Primaria sono:

  • prova pre-selettiva computer based (solo nel caso in cui le domande di partecipazione superino di quattro volte il numero dei posti),
  • prova scritta,
  • prova orale,
  • valutazione titoli.

E’ possibile partecipare in un’unica regione per tutte le procedure per cui si possiede il titolo di accesso (massimo 4).

Dove saranno banditi i concorsi

La normativa prevede che in sede di prima applicazione, i concorsi saranno banditi dove le graduatorie di merito regionali dei concorsi espletati ai sensi dell’articolo l, comma 144, della legge 13 luglio 2015, n. 107, risultano esaurite o non sufficienti nei biennio di riferimento. Ciò significa che non saranno banditi in tutte le regioni, ma solo nelle regioni dove le graduatorie di merito 2016 sono esaurite o insufficienti a coprire il fabbisogno nei due anni di riferimento. Scopri come avverranno le assunzioni.