Il TAR Puglia rimette in discussione la questione dei diplomati magistrali da depennare dalle graduatorie. Su questa problematica, vale a dire la questione dei depennamenti dei diplomati magistrali dalle graduatorie ad esaurimento, riportiamo un importantissimo aggiornamento che proviene da un’ordinanza emessa ieri dalla seconda sezione del Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia situata a Lecce.
È lo stesso avvocato che ha proposto ricorso oppositivo contro i depennamenti attuati dal ministero (Simona Manca) a darne evidenza con un post apparso sul suo profilo Facebook.
Il post
Il Tar Puglia-sez. di Lecce-, con ordinanza n. 453/2019, ha accolto la tesi dell’Avv. Simona Manca sui diplomati magistrale destinatari di sentenze negative, ma la cui situazione non sia ancora stata definita dall’autorità del giudicato. Essi, secondo il collegio giudicante, hanno diritto a permanere in graduatoria con riserva e non devono essere depennati, in base a quanto prevede l’art. 6 lett. b del D.M. N. 374/2019.
Il TAR ha dunque ordinato il reinserimento degli insegnanti depennati.
Il dispositivo dell’ordinanza
Per agevolare la comprensione di ciò che è successo diremo sinteticamente che un gruppo di ricorrenti non ha potuto aggiornare la posizione in graduatoria così come disponeva il decreto 374/2019 per il quale occorre compilare il modulo B. I diplomati magistrali in questione sono stati depennati ancora prima della sentenza di merito negativa. Il distaccamento regionale del tribunale amministrativo con sede a Lecce ha imposto l’altolà all’ambito Territoriale per la Provincia di Lecce, ordinando il reinserimento dei ricorrenti in attesa della definizione del contenzioso.
Rimettiamo il dispositivo originale emesso dal Tar Puglia.