Precari scuola, Commissione UE apre procedura d'infrazione contro l'Italia
Precari scuola, Commissione UE apre procedura d'infrazione contro l'Italia

La Commissione dell’Unione Europea ha deciso di inviare una lettera di costituzione in mora all’Italia. Come si legge nel documento ufficiale redatto da Bruxelles, il nostro è un ‘Paese in cui i lavoratori del settore pubblico non sono tutelati contro l’utilizzo abusivo della successione di contratti a tempo determinato e la discriminazione come previsto dalle norme dell’UE (direttiva 1999/70/CE del Consiglio)’.

Abuso di precariato, la Commissione dell’Unione Europea invia ultimatum all’Italia

La normativa legislativa italiana sta escludendo ‘da questa protezione diverse categorie di lavoratori del settore pubblico’: tra questi, ovviamente, figurano anche i docenti e il personale ATA.
Il sindacato Anief, attraverso una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale, ha sottolineato l’importanza del provvedimento avanzato dalla Commissione dell’Unione Europea.
Il Presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, ha commentato: ‘L’Italia non ha predisposto garanzie sufficienti per impedire le discriminazioni in relazione all’anzianità di servizio maturata durante il periodo di precariato o in costanza di contratti a termine: i precari non hanno le progressioni di carriera; anche questa è una delle storiche battaglie portate avanti dal nostro sindacato e la Commissione ci ha dato ragione anche su questo punto.’

L’Italia avrà solo due mesi di tempo per rispondere all’UE

Ecco perché la Commissione dell’Unione Europea ‘invita le autorità italiane a conformarsi pienamente alle pertinenti norme dell’UE. L’Italia dispone ora di due soli mesi per rispondere alle argomentazioni formulate dalla Commissione, trascorsi i quali – conclude Pacifico – la Commissione potrà decidere di inviare un parere motivato’.