Abilitazione Romania: le osservazioni dell’avvocato Mihaela Munteanu

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Emergono nuovi chiarimenti sul tema Abilitazione Romania. L’avvocato Mihaela Munteanu, esperta del sistema educativo rumeno in quanto avvocato e docente in tale stato estero, ha deciso di emettere un comunicato per esternare alcuni chiarimenti sull’ennesimo caos generato dagli organi di stampa. Qui di seguito l’esaustivo comunicato pregno di svariate perplessità su quanto dichiarato all’interno della comunicazione da parte della Commissione europea.

Abilitazione Romania: il punto dell’avvocato Munteanu

L’Avv. Mihaela Munteanu che conosce alla perfezione il sistema educativo rumeno sia in
qualità di legale sia perché già docente in Romania in merito alla risposta della Commissione
Europea apparsa il 31 luglio scorso, sente l’obbligo di fare alcune precisazioni che ritiene
fondamentali al fine di chiarire l’ennesimo pasticcio pubblicato da alcuni organi di stampa.
La comunicazione della Commissione Europea non può trovare alcun riscontro in quanto
non è stata accompagnata dalla richiesta che ha prodotto questa risposta, quindi non
possiamo sapere se il quesito è stato posto in maniera corretta ed inequivocabile.
La comunicazione fornita dalla Commissione Europea ci lascia quantomeno perplessi e
mette in luce la più totale mancanza di conoscenza del sistema educativo rumeno che è
totalmente integrato nel sistema educativo internazionale europeo.
Ciò cui si riferisce il portavoce della Commissione Europea riguarda quello che in Romania
si indica come esame di Definitivato normato dall’art. 241, paragrafo 1 punti (a) e (b) della
Legge sull’educazione 1/2011. Il Definitivato rappresenta in Romania un grado didattico non
l’abilitazione, infatti, il candidato per accedere all’esame di Definitivato deve aver già
conseguito l’abilitazione alla professione di docente.
Gli studenti italiani venuti in Romania per effettuare i moduli psicopedagogici di livello 1 e
livello 2 hanno conseguito un’abilitazione che nulla ha a che vedere con il Definitivato.
Tornati in Italia, i docenti hanno chiesto al Miur il riconoscimento dell’abilitazione e non un
grado didattico, (il Definitivato in specie), che non hanno mai conseguito. Il successivo art.
236 citato nella comunicazione della Commissione Europea ricordo, in primis a me stessa,
che è stato abrogato dalla legge 38 del 17 Gennaio 2019 e sostituito dall’art. 239.
In questi mesi di botta e risposta con il Miur e di battaglie legali si sono succedute tutta una
serie di fantomatiche note, traduzioni errate e di comunicazioni dai più disparati enti il cui
scopo è chiaramente quello di distogliere l’attenzione dall’unico caposaldo: l’adevereza delle
competenze professionali acquisite, rilasciata secondo l’Ordine del Ministro 5414/2016, la
quale cita in maniera inequivocabile che “Il Sig….. ha il diritto di insegnare in Romania nella
specializzazione …….”. Non capisco pertanto l’utilità di tutte queste note esplicative, di
queste traduzioni amene e di comunicazioni dai più disparati enti che probabilmente non
conoscono a fondo il sistema educativo rumeno.

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