I docenti della scuola primaria e dell’infanzia con servizio prestato esclusivamente presso le scuole paritarie, qualora passasse l’emendamento del senatore Pittoni per la partecipazione alla sessione bis del concorso straordinario rivolto ai docenti precari che non sono riusciti a prestare due annualità complete di servizio nella scuola statale, rimarranno nuovamente esclusi. A meno di improbabili modifiche dell’ultima ora, resta aperta ancora la strada del ricorso per via giudiziaria.

Una possibile strategia

Di norma, quando si elabora una modalità di ricorso, si guarda sempre a precedenti sentenze. Dall’ultima esperienza relativa al primo concorso straordinario infanzia/primaria, aperto ai soli docenti con biennio di servizio esclusivamente statale, si vede chiaramente come siano emersi taluni orientamenti giudiziari, cautelari e provvisori, non favorevoli. Ma con alcuni piccoli accorgimenti, interpellando cioè in via esplorativa un altro tribunale, è possibile istruire il nuovo ricorso per consentire ai docenti con servizio nelle scuole paritarie di ottenere l’accoglimento del giudice ad esservi ammessi.

Azione in due mosse

Entrando nello specifico diremo che si tratta di procedere anche innanzi al Procuratore Generale della Corte di Cassazione, organo dello Stato che ha il potere di proporre ricorsi e relazionare alla Suprema Corte, nell’interesse della legge, quando una decisione possa risultare contraria alle leggi. Questa prima fase è totalmente gratuita. Nel caso in cui si ottenesse una pronuncia favorevole sì passerebbe al ricorso vero e proprio. Chi volesse maggiori informazioni dovrà scrivere a docenticon180giorni@gmail.com citando come oggetto ‘docenti paritarie’.