Scuola, immissioni in ruolo posti straordinari Quota 100: ultime notizie e le novità dal Miur
Scuola, immissioni in ruolo posti straordinari Quota 100: ultime notizie e le novità dal Miur
Un articolo del quotidiano ‘Il Messaggero’ mette bene in evidenza il pasticcio che riguarda il concorso straordinario 2018 per i docenti della scuola media e superiore: i lettori ricorderanno, senz’altro, i problemi che hanno caratterizzato le prove nelle varie regioni, tanto che diverse graduatorie non vennero pubblicate entro il 31 agosto. Risultato? Non si riuscì a fare in tempo ad immettere i primi a settembre, con il Fit, l’anno di formazione iniziale.

Concorso straordinario 2018, primi in graduatoria ma beffati

Entrano solo circa 6mila docenti, per gli altri, in ordine di graduatoria, il Miur studiò una specie di tutela, accantonando i posti disponibili e prendendosi l’impegno di assumerli dal prossimo mese di settembre. Il DM 631 sancì l’ufficializzazione del provvedimento. Peccato che i posti accantonati, in realtà, erano solamente quelli residuali dopo le immissioni in ruolo dello scorso anno scolastico. Pochi posti e, di fatto, era ciò che restava dopo la scelta degli altri docenti. ‘Il Messaggero’ fa l’esempio della città di Roma, dove i posti andarono tutti nelle assunzioni: di conseguenza, i docenti divenuti primi in graduatoria si ritrovarono a dover scegliere, per forza di cose, posti in altri province, quei posti che a settembre nessuno aveva voluto.

Situazione diversa per quanto riguarda il prossimo anno scolastico visto che, tra prepensionamenti per Quota 100 e pensionamenti normali, senza dimenticare la mobilità, la disponibilità dei posti è aumentata. La beffa, però, è servita perché i primi in graduatoria non potranno accedere a quei posti visto che sono stati già inseriti nell’accantonamento dei posti dello scorso dicembre e quindi con una destinazione già definita. Ora il Miur è chiamato a sciogliere questo nodo se vuole evitare una nuova ondata di ricorsi.

I sindacati chiedono una soluzione al problema

I sindacati Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda spiegano in una nota congiunta: ‘Questi lavoratori entreranno effettivamente in ruolo il 1° settembre 2019, ma non potranno scegliere sui posti che si sono resi disponibili col nuovo contingente, per cui si creeranno situazioni in cui i docenti collocati in posizione più alta in graduatoria avranno meno possibilità di scelta, in termini di sedi disponibili, rispetto a chi ha un punteggio più basso. Data la particolarità e non ripetibilità di questa situazione abbiamo fatto diverse proposte all’amministrazione, tra cui quella di consentire a questi docenti un cambio di provincia che tenga conto delle attuali disponibilità’.