Ancora una volta il termine sanatoria compare nelle dichiarazioni di alcuni politici, in risposta alle esortazioni del ministro Bussetti a rispettare l’accordo del 24 aprile preso con i sindacati. Ancora una volta si agisce in totale dispregio nei confronti di una categoria di docenti da sempre relegata ai margini della stabilizzazione. Non sappiamo cosa si celi dietro il triste ritornello che recita come vada data importanza al merito, ignorando come l’attuale sistema di reclutamento basato sui concorsi pubblici non lo garantisca affatto. Da parte nostra non possiamo far altro che ribadire come le misure straordinarie non possano essere in contrasto con l’articolo 97 della Costituzione.
La loro validità è stata riconfermata anche da una sentenza della Suprema Corte. Il concorso pubblico è e resta la forma principale di reclutamento dei docenti ma nel frattempo non si può legiferare in contrasto con le normative comunitarie che impongono di stabilizzare i lavoratori in possesso di contratti a termine di almeno 36 mesi.
Tali misure intervengono laddove la politica non ha saputo porre riparo a vent’anni di amnesie politiche e decretazioni d’urgenza. Se il concorso riservato per i precari con 36 mesi è perfettamente legittimo, per la proprietà transitiva lo è anche l’eventualità di un concorso straordinario bis per i docenti della scuola primaria e dell’infanzia.
Apprendiamo con estrema soddisfazione come le posizioni espresse nel comunicato del MoVimento 5 Stelle non siano condivise dalla maggioranza, a testimonianza che nel Movimento esistono posizioni assolutamente distanti da quelle espresse nel comunicato che non reca nemmeno la firma di tutti i membri.
Prendiamo seccamente le distanze da posizioni estreme e di totale chiusura alla possibilità di ricorrere a queste misure straordinarie ed urgenti per risolvere la grave emergenza del precariato che a settembre produrrà il solito scenario con la nomina di centinaia di migliaia di supplenti.
Le misure straordinarie del governo non sono sanatoria. Quella vera non è mai stata fatta.