E’ grazie al Pas che la scuola oggi dispone di insegnanti altamente formati e preparati in grado di reggere la sfida con i tempi. E’ noto a tutti come al giorno d’oggi occorra un sistema di formazione degno di tale nome, ossia completo ed in grado di valutare le competenze del docente a 360°. Affidarsi ad una selezione realizzata con un concorso pubblico non basta più perché le prove teoriche sono tutte fuori contesto.
Dette prove sono svolte all’esterno di un’aula scolastica e soprattutto non tengono conto dei risultati di apprendimento a lungo termine. Senza un’esperienza pregressa di servizio non è possibile valutare le competenze empatiche e relazionali che oggi sono richieste ai docenti.
Fin qui le motivazioni a giustificazione della necessità di seguire un corso abilitante di questo genere prima ancora di entrare in un aula. Vediamo adesso l’originaria genesi dei corsi Pas.
I Tirocini Formativi Attivi
I corsi abilitanti Pas (TFA speciali) videro la luce con il decreto dell’allora ministro dell’istruzione Maria Chiara Carrozza del 12 settembre 2013. Essi si differenziavano dal Tirocinio Formativo Attivo in virtù del requisito del possesso di un servizio di almeno 36 mesi di insegnamento in una specifica classe di concorso. Eccetto la selezione in ingresso iniziale, i due corsi erano perfettamente identici nel loro svolgimento.
Lezioni in aula, predisposizione di tesine e di lavori di ricerca mediante l’uso condiviso di una piattaforma gestita dal tutor, esami in itinere e valutazione finale alla presenza di un commissario del Miur. I formatori erano gli stessi di quelli impiegati per i corsi TFA.
Tutte queste circostanze fanno sì che anche il Pas rechi con sé lo stesso identico criterio selettivo detenuto dal TFA.
L’idoneità concorsuale
Ricordiamo come il Tirocinio Formativo Attivo, varato ufficialmente con decreto ministeriale del 10 settembre 2010, n.249, ebbe lo scopo di colmare una lacuna legislativa provocata dalla chiusura dei corsi abilitanti noti come SSIS del 2007.
In questo modo l’allora governo Berlusconi consentì a decine di migliaia di docenti precari delle graduatorie di istituto di dimezzare i tempi (le SSIS erano biennali) per conseguire abilitazione all’insegnamento, propedeutica alla partecipazione ai concorsi pubblici destinati al reclutamento del personale docente.
Per completezza di informazione va detto che le SSIS, nate nel 2000, non avevano valore concorsuale, negando in tal modo la possibilità di essere inseriti nelle allora graduatorie permanenti divenute in seguito GAE. Tale riconoscimento arrivò dopo una lunga battaglia parlamentare solamente nell’anno successivo.