Il decreto legge per approvare la fase transitoria e i pas è entrato nel rettilineo finale. La discussione politica si è fatta più accesa dopo il botta e risposta tra il ministro Bussetti e alcuni parlamentari 5 stelle. Non c’è accordo sulla mancata selettività dei percorsi abilitanti.
Al comunicato stampa di parte dei membri della VII commissione fanno da contraltare la replica del senatore Pittoni lo sfilarsi da una nota stampa non concordata e non condivisa con tutti i 5 stelle. Il prossimo appuntamento in Consiglio dei Ministri è previsto per giovedì 8 agosto.
Sindacati pronti allo stato di agitazione
Contro lo stop o la modifica oggi si terrà la conferenza stampa di Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda. «È l’ultima chiamata al governo, poi passeremo ad azioni concrete di protesta», sottolinea il segretario Flc-Cgil, Francesco Sinopoli,
«il piano per combattere il precariato fa parte di un accordo sottoscritto a Palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte che il governo nella sua interezza deve rispettare e onorare». Aggiunge Pino Turi, numero uno della Uil scuola: «In assenza del dl si profila un anno scolastico all’insegna delle supplenze.
I posti da coprire dal primo settembre saranno circa 150 mila e, senza provvedimenti urgenti, la Commissione europea darà seguito all’ennesima procedura di infrazione già aperta contro l’Italia per abuso di contratti a tempo determinato».
Brainstorming al Miur
Fervono i lavori al Ministero per limare le ultime asperità che dovrebbero condurre alla stesura del documento finale. Oltre alle misure previste per i docenti non abilitati, si intende procedere nella direzione di una nuova sessione del concorso straordinario riservato ai docenti della scuola primaria e dell’infanzia con un servizio di almeno 180 giorni.
L’emendamento a firma del senatore Mario Pittoni è stato oggetto di estrema attenzione da parte dei sindacati che hanno ricevuto dalle parti in causa, ossia da tutti quei docenti che furono esclusi dalla precedente sessione per la mancanza di pochi giorni utili a maturare il requisito delle due annualità nella scuola statale, al fine di spingere per una nuova sessione del concorso straordinario rivolto a questa categoria di docenti, la richiesta di accogliere anche questa istanza. C’è il disco verde anche da parte delle sigle confederali.
Sul filo dei voti al Senato
La situazione attuale a Palazzo Madama vede ancora un leggero vantaggio della maggioranza dopo che alcuni senatori dei 5 Stelle si erano astenuti dal voto relativamente al Decreto sicurezza bis. Nel drappello dei 10 iniziali senatori contrari all’approvazione del decreto si sono registrate le defezioni all’ultimo momento di ben cinque membri. Al momento dunque il governo viaggia ancora con un leggero margine di vantaggio rispetto alle opposizioni.