Il Decreto salva precari fa discutere Lega, M5S e addetti ai lavori. Il consenso faticosamente conseguito dai due partiti che formavano l’alleanza per il contratto di governo viene meno ogni giorno di più. Si moltiplicano gli appelli per evitare il naufragio definitivo del decreto. In uno di questi viene spiegato come la mancata pubblicazione in Gazzetta Ufficiale possa trasformarsi in un clamoroso boomerang. Nessuno avrà il coraggio di prendersi la responsabilità di gettare tutto alle ortiche.
Pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale
Se così si facesse i consensi elettorali crollerebbero ai minimi storici. Quelli del MoVimento 5 Stelle sono tornati ai livelli del 2015. Ma chi subirebbe i danni maggiori sarebbe sicuramente la lega di Matteo Salvini. Dopo aver dato mandato di trattare con i sindacati per evitare lo sciopero, alla vigilia delle consultazioni europee, nelle intenzioni di voto la Lega era schizzata al 38%. Pubblicare in Gazzetta il Decreto Salva precari diventerebbe il mezzo per conservare quei consensi faticosamente raggiunti.
Le dichiarazioni di Pino Turi
Nelle more, a mio parere – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi- il DL precari che è stato deliberato andrà in GU e mandato alle Camere per la conversione.
Il salvo intese può prevedere modifiche al decreto, ma nessuna forza (sic!) politica si assumerà la responsabilità di bloccarlo. Poi ci sarà il dibattito sulla conversione che può avvenire anche a Camere sciolte. Si tratta quindi di una battaglia politica che animerà la campagna elettorale. Noi non staremo a guardare – conclude Turi – diremo la nostra.