Scuola, precariato docenti: Pittoni 'Scorretto presentare appelli precari come richiesta di favori'
Scuola, precariato docenti: Pittoni 'Scorretto presentare appelli precari come richiesta di favori'
Il senatore della Lega, Mario Pittoni, ha voluto pubblicare un breve ma significativo messaggio sul proprio profilo Facebook: nel messaggio è contenuta una frecciatina velenosa all’indirizzo di alcune esponenti del Movimento 5 Stelle di cui il Presidente della Commissione Cultura al Senato non fa menzione. Ecco il testo del messaggio.

Pittoni: ‘Alcune grilline ora le chiamano ‘sanatorie’ e ‘marchette”

‘Per la scuola il punto 22 del contratto di governo, siglato dal M5S con la Lega, prevedeva una “fase transitoria” mirata al superamento del precariato “cronico”, vera vergogna del nostro Paese. Da qualche tempo alcune grilline che in campagna elettorale promettevano ai precari “storici” di tutto e di più, definiscono tali interventi “sanatorie” e “marchette”…’

Il post di Bianca Laura Granato

A chi si riferiscono tali dichiarazioni? Riportiamo a questo proposito il messaggio postato ieri mattina, sempre su Facebook, dalla senatrice grillina Bianca Laura Granato in cui si possono trovare degli ‘indizi’ per quanto riguarda il messaggio inviato poco fa dal senatore Pittoni.

‘La Lega è il partito delle truffe. Prendono in giro i Meridionali, ma loro hanno dato punti a tutti!
Adesso stanno facendo passare la teoria che il decreto scuola non è passato per colpa nostra.
Che coraggio! Hanno fatto un decreto scuola dove hanno inserito marchette per tutti. Lo hanno portato in CDM il 6 agosto e l’8 agosto Salvini ha dichiarato la fine del governo! Avete visto un decreto approvato in parlamento in 2 giorni??? Ma lo sanno i precari della scuola che aspettavano quel decreto che il decreto necessita di conversione in legge entro 60 giorni da parte del parlamento altrimenti decade e che senza un governo la conversione in legge non è di fatto possibile? Lo avete capito che vi hanno fregato sì o no?’.

Al giudizio dei nostri lettori comparare i due distinti messaggi e trarne le conclusioni.