Immissioni in ruolo
Immissioni in ruolo

Cominciano a manifestarsi le situazioni paradossali in merito alle immissioni in ruolo dei docenti per l’anno scolastico 2019/2020. In questo articolo, portiamo all’attenzione ciò che sta accadendo in Puglia, dove, a causa del ritardo nell’attivazione delle procedure concorsuali e dell’indisponibilità dei posti del personale che ha scelto di andare in pensione con quota 100, si potranno nominare solamente 1.799 docenti sui 2.106 posti messi a disposizione. Ben 307 immissioni in ruolo, di conseguenza, dovranno essere restituite.

Immissioni in ruolo Puglia, 307 cattedre dovranno essere restituite

A denunciare la farsa, il segretario generale della Uil Scuola Puglia, Gianni Verga: ‘Siamo al paradosso più totale. In una regione che manifesta da tempo sete di continuità didattica e la stabilizzazione dei precari, ci si permette il lusso di restituire 307 immissioni in ruolo. Si continua a giocare al rinvio – le parole di Verga riportate dal portale andrialive.it – ma i nodi, poco per volta, stanno venendo al pettine. Che spiegazione si darà alle famiglie pugliesi che vedranno il prossimo anno scolastico le scuole del territorio invase da un esercito di precari, con le intuibili conseguenze per la qualità dell’offerta formativa?’

Uil Scuola Puglia: ‘Sulla scuola si vuole fare soltanto cassa’

‘Nonostante il sistema scuola sia un pilastro del Paese – conclude Gianni Verga – chiave di volta per lo sviluppo e la crescita, lo so continua a gestire con incredibile improvvisazione, specialmente per quanto riguarda il Mezzogiorno. Emblematica è la misura con la quale si mandano a casa centinaia di docenti con pensione quota 100 e non si prevede un rimpiazzo. Lo diciamo da tempo, sulla scuola si vuole fare soltanto cassa e, al netto dei proclami, non c’è alcuna volontà di investire’.