La crisi di governo innescata dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha ingenerato una pesante ricaduta sull’approvazione del decreto salvaprecari. I due ex alleati di governo, a poche ore del voto di Palazzo Chigi per la calendarizzazione delle mozioni di sfiducia, si scambiano le accuse sulle responsabilità in capo a ciascuno. Basta avere l’accordo di tutti per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, fanno sapere in casa Lega. Nostre richieste di correzione al testo vanificate dall’inizio della crisi, la risposta dei parlamentari a cinque stelle.
Contro comunicato Movimento 5 Stelle
I parlamentari grillini hanno replicato alle accuse del Carroccio in un lungo comunicato in cui viene descritta tutta la verità su chi effettivamente si è tirato indietro all’ultimo momento. A causa della crisi di governo saltano il decreto legge Granato sull’eliminazione degli ambiti e la chiamata diretta, oltre alla fase transitoria rivolta alla stabilizzazione dei docenti precari. E tutto questo per salvare le poltrone contro la proposta di legge del taglio a 345 parlamentari proposta dal M5S.
Un botta e risposta poco edificante che ha già fatto discutere i docenti attendevano solamente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Nel comunicato rilasciato dal capogruppo del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura Paolo Lattanzio, alla parte sulla scuola viene scritto che “restano al palo la legge sui ricercatori e quella sull’accesso all’università, quella contro le classi pollaio e tanti altri provvedimenti utili a ridare dignità alla nostra scuola e a chi ci studia e ci lavora.
In questi intensi mesi abbiamo messo in campo una visione di futuro in cui questi temi hanno centralità e siamo andati avanti con coerenza anche quando l’altro contraente sembrava farsi portatore di logiche corporative non coerenti con l’interesse collettivo.
Salvini ha preferito investire sul proprio futuro mettendo a repentaglio quello degli italiani, che se ne stanno già rendendo conto e gli impediranno di andare all’incasso come crede.
Ora è indispensabile mettere in sicurezza i conti dello Stato e scongiurare l’aumento dell’Iva ai danni delle famiglie italiane, così come è prioritario non perdere le opportunità legate al piano di rilancio culturale del Paese che abbiamo avviato in questo intenso anno di lavoro”.