Concorso Dirigenti Scolastici: ancora reggenze il prossimo anno, news 16/08

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Ultime notizie 16 Agosto 2019 – Il recente Concorso Dirigenti scolastici 2019 si è concluso con le assegnazioni delle sedi ai vincitori in tutta Italia. Tuttavia, molte sedi scolastiche rimarranno vuote; per l’ennesimo anno le stesse verranno affidate per forza maggiore alle reggenze.

Concorso Dirigenti Scolastici: secondo Rusconi all’appello mancherebbero oltre 1.000 Dirigenti Scolastici

Le scelte politiche hanno finito per determinare, per l’ennesima volta, questa incresciosa situazione. Mario Rusconi, presidente ANP Lazio sostiene che le sedi scolastiche ‘scoperte’ erano circa 3.000, ma di fatto il Mef ha acconsentito l’assunzione di un contingente ridotto, sufficiente a ricoprire solamente 1.984 unità. Lo stesso ministero ha pensato bene di procrastinare la copertura totale delle sedi vacanti nei prossimi anni scolastici.

Il problema dunque si ripresenterà nuovamente a poco più di quindici giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico. Ad essere interessate dall’annoso problema saranno tante scuole del Paese, soprattutto in alcune regioni d’Italia.

Nel caso specifico a Roma e in tutto il suo territorio regionale le sedi scoperte saranno 70. Su un organico complessivo occorrente di circa 180 dirigenti scolastici – precisa Rusconi – quelli che si insedieranno a partire dal 1° settembre sono in totale 108, con un ammanco cospicuo di circa 70 capi d’istituto.

Rusconi lancia l’allarme: “Molte sedi rimarranno scoperte”, vediamo perché

Questo numero – sostiene allarmato lo stesso Rusconi – tenderà in queste settimane ad aumentare notevolmente. Molti vincitori, infatti, stanno rinunciando a questo prestigioso incarico per due diversi motivi:

  • Per l’eccessivo carico di lavoro che li aspetta. Si tratterebbe in effetti di circa un centinaio di istituti scolastici, i quali essendo sottodimensionati e possedendo più sedi, dovranno per forza maggiore essere affidate ad un unico Dirigente attraverso la loro reggenza;
  • Per via della distanza (qualcuno a migliaia di chilometri dalla propria regione di residenza) dalle sedi di assegnazione. Il numero ancora è imprecisato, ma molti di questi sarebbero disposti a rinunciare a ricoprire questo incarico pur di rimanere presso la propria sede di residenza.

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