I docenti precari hanno risposto al sondaggio che la nostra redazione aveva proposto due giorni fa. L’indagine è stata condotta su un campione di circa 7000 docenti iscritti in alcuni gruppi dedicati ai docenti della terza fascia e a quelli dei diplomati magistrali che non hanno il servizio di 2 anni richiesto al precedente concorso riservato.

Grado di scuola

Forte il coinvolgimento dei docenti della scuola primaria dell’infanzia che ha visto la partecipazione di circa 4000 unità. Tra loro è forte la speranza che possa essere bandita una sessione bis del concorso riservato. Più in generale, comprendendo ambo i gradi di scuola, sulla possibilità che l’intesa si possa salvare regna il pessimismo, quando invece non ci sia incertezza sugli sviluppi della crisi di governo. Nel diagramma che segue viene illustrata la ripartizione dei campioni.

I più gettonati

Ai provvedimenti maggiormente attesi spicca la netta preponderanza della possibilità che venga approvato l’emendamento proposto dal senatore della Lega on. Mario Pittoni è una sessione bis del concorso riservato ai diplomati magistrali con una sola annualità di servizio nella scuola statale. Nell’ultima formulazione dell’emendamento viene proposto di estendere a 12 anni il periodo in cui può essere stato svolto il servizio, consentendo la partecipazione anche dei docenti delle sezioni primavera e di quelli che hanno lavorato nelle paritarie, purché in possesso della annualità di servizio nella scuola statale per partecipare al concorso riservato.

Relativamente ai docenti della scuola secondaria non abilitati spiccano le richieste per un concorso riservato per chi a 36 mesi di servizio e per l’avvio di una nuova sessione di corsi abilitanti Pas.

Partecipazione

Ottima la risposta dei docenti all’ultima domanda del sondaggio che chiedeva la disponibilità a partecipare attivamente ad un tavolo di lavoro con i tecnici per risolvere alcune criticità in essere relativamente ai provvedimenti desiderati. Di seguito il diagramma che illustra la disponibilità in questione.

La parola adesso è alla politica che entro il 28 agosto dovrebbe decidere.