Noi docenti precari dello Stato, lettera

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Inviata da Rachele Campeotto

Il numero dei docenti precari in Italia cresce sempre di più:parto da qui per condividere con voi vari spunti e riflessioni che riguardano ‘noi Docenti precari dello Stato’.

Perché il Miur bandisce concorsi ordinari super selettivi con un numero di posti esigui rispetto alle reali necessità? In realtà, il discorso del concorso ordinario super selettivo sarebbe giusto in un mondo giusto (scusate il giro di parole). Cosa voglio dire con questo? Semplicemente che se il Miur non avesse permesso a nessun docente di metter piede in una scuola prima del superamento del tanto acclarato ‘Concorsone’, il tutto avrebbe avuto una sua logica e linearità. Il problema nasce dal fatto che, lo Stato prima ci sfrutta per anni e anni, nell’incertezza più assoluta riguardo al nostro futuro, e poi afferma che non siamo all’altezza di fare il mestiere che svolgiamo regolarmente tutti i giorni. Tutto questo quando chiediamo di essere stabilizzati e di assumerci a tempo indeterminato. Evviva la coerenza!!!!

Allora, ricapitolando; siamo adatti per fare i “supplenti a vita” e rovinare a dir vostro ‘intere generazioni ‘ poiché ‘non competenti’ non avendo superato un concorso selettivo, basandomi sul vostro ragionamento ne deduco che il concorso ordinario è l’unico mezzo valido in grado di certificare le capacità e la preparazione di un docente, migliore dell’esperienza sul campo e dei corsi di aggiornamento continui cdi cui ogni docente si fa carico anno dopo anno.

Si parla tanto di boom di supplenze quest’anno: grazie anche a quota 100 che ha concesso la possibilità di un pensionamento anticipato a tanti colleghi, lasciando così vuote tante cattedre.

Caro Miur, perché questi posti vacanti non sono stati resi disponibili per i ruoli e coperti dalle sole supplenze??

Non è che tutti questi giochetti sono stati architettati ad hoc per tenerci precari a vita e risparmiare soldi sulla pelle della povera gente? Al mio paese si dice: “Che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci s’indovina” (cit.).

Perché non concedere a noi precari dello Stato dei concorsi riservati come sono stati già concessi a dei nostri predecessori con i nostri stessi titoli? Perché non attuare Tfa sul sostegno per chi ha maturato almeno esperienza biennale nella scuola d’infanzia e primaria? Perché non permettere ai docenti di ruolo d’infanzia e primaria di acquisire con il pas una nuova abilitazione??? Alla fine cosa vi stiamo chiedendo di così impossibile!?! Un percorso riservato per stabilizzare quei docenti che di fatto lavorano da anni nella scuola pubblica e ne hanno retto le redini.

Inoltre, vi chiediamo di concedere il Tfa sul sostegno infanzia e primaria senza la preselezione per chi ha due annualità di supplenza. Molti di noi hanno scoperto di avere questa passione e predisposizione a contatto con questi bambini così unici e speciali. Non sono ‘scorciatoie’, come affermerebbe qualche collega infastidito al solo pensiero, avendo superato le cosiddette “selezioni”, poiché bisognerebbe studiare e pagare il corso allo stesso modo dei colleghi super selezionati. Però credo che sarebbe giusto dare la precedenza assoluta in graduatoria a costoro poiché meritevoli di aver superato delle prove d’accesso ardue e selettive.

Vorrei far capire a questi colleghi che, se un sistema è sbagliato solo per il semplice fatto che si è proceduto sempre in quel modo, ciò non significa che bisogna perseverare in tal errore senza porvi rimedio, come ho spiegato prima riguardo i concorsi ordinari. Se si continuasse a perseverare nell’inseguire queste logiche, anche i colleghi che hanno partecipato, ad esempio, al primo straordinario per la scuola d’infanzia e per la scuola primaria potrebbero avere da ridire sull’unica annualità di servizio come requisito per accedere al riservato bis, richiedendo il loro stesso tipo di sbarramento. E stavolta gli esclusi potreste essere proprio voi!

Cosa voglio dire con questo? Che bisognerebbe iniziare a guardare le cose in una prospettiva diversa e andare oltre alla convenienza prettamente personale.

Noi lavoriamo ogni giorno con questi bambini speciali, sia come insegnanti di sostegno sia come insegnante di classe, ed è giusto quindi che a qualsiasi docente che abbia voglia di mettersi in discussione e migliorarsi, per poter lavorare al meglio con questi alunni, venga data la possibilità di farlo attraverso una formazione ad hoc.

Lo stesso discorso infine, vale per i colleghi della secondaria con le tre annualità di servizio, che richiedono pas per potersi abilitare e per poter accedere anche loro ad un concorso riservato.

Colleghi confinati da sempre nel limbo della terza fascia, usati e bistrattati a piacimento e privati della tanta agognata stabilità lavorativa.

C’era un tempo dove ognuno lottava solo per la propria causa, oggi i docenti di ogni ordine e grado si sono uniti per rivendicare i propri diritti. Le carte in tavola sono cambiate. Non ci dividerete più!!!

Scenderemo tutti in piazza e venderemo cara la nostra pelle.

Chiediamo a questo Stato che sa essere a volte nei nostri riguardi sordo, muto e cieco, di ascoltarci una volta e per sempre.

Ecco cosa chiederemo:

-salvaguardia dei ruoli

-concorso riservato bis per i Dm e Sfp con 180 giorni di servizio;

-pas e concorso straordinario scuola secondaria 180×3 per i non abilitati;

-concorso straordinario per scuola secondaria per gli abilitati;

-pas docenti di ruolo ingabbiati infanzia e primaria;

-Tfa sul sostegno senza preselezione per i docenti infanzia e primaria con due anni di servizio aspecifico.

Un fiume in piena di docenti di tutti gli ordini e gradi a settembre travolgerà la nostra Caput Mundi con una clamorosa manifestazione, qualora le nostre richieste continueranno a rimanere inascoltate.

#salvaguardiadeiruoli

#docentiinfanziaeprimariacon180giornidiservizio

#pas&concorsostraordinarioperlasecondaria180x3

#docentiingabbiatiinfanziaeprimaria

#tfasostegnodocentiinfanziaeprimariacondueannidiservizio

Rachele Campeotto

Coordinamento Docenti infanzia e primaria con 180 giorni di servizio

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