Nicola Morra, MoVimento 5 Stelle: il lavoro dell’insegnante deve tornare ad essere bello

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Per il MoVimento 5 Stelle è Nicola Morra a dire che occorre riportare il mestiere di insegnante al vertice della considerazione di tutta l’opinione pubblica. Uno dei programmi del MoVimento 5 Stelle, sintetizzato da Luigi Di Maio nell’agenda delle 10 priorità del prossimo governo, verte sulla funzione docente e sulla necessità di approvare una legge contro le classi pollaio. Queste le dichiarazioni rilasciate dal Senatore Nicola Morra gli organi di stampa nazionali.

La nota

“Se, attraverso una serie di interventi radicali ed efficaci, renderemo scuola, università e centri di ricerca pubblici, i luoghi della conquista del sapere, autoeducandoci ed educando al pensiero critico ed alla curiosità che si accompagna al dubbio, per non vivere di schemi preordinati che ci impediscono di cogliere le possibilità del cambiamento verso maggiore giustizia, rispetto per l’ambiente, tutela dei diritti umani nella loro concretezza e non nella semplice enunciazione, allora avremo vinto la nostra battaglia. Interventi strutturali, con al centro la dignità di studenti -che sono innanzitutto persone e futuri cittadini-, la valorizzazione della funzione docente, perché il “mestiere” dell’insegnante torni ad essere riconosciuto come il più bello possibile nella sua funzione di far crescere la comunità tutta. Sono istruzione e cultura che permettono la conquista della libertà. L’ignoranza ci rende schiavi dei poteri precostituiti e finora è stato così. La rivoluzione è democratizzare il sapere per ottenere libertà e diritti.”

Il lavoro in VII Commissione

I contributi forniti dai parlamentari pentastellati al settore istruzione sono stati molteplici, a cominciare da quello della senatrice Granato per la riforma della iniqua legge sul sostegno licenziata dal governo Renzi. Durante la legislatura è passata la modifica al comma 131 della legge 107 presentata dall’ onorevole Lucia Azzolina per l’abrogazione del limite di 36 mesi di supplenze. Tra gli altri interventi mirati al precariato scolastico diversi sono stati gli emendamenti presentati dal onorevole Flora Frate. Dalla proposta di un concorso riservato per gli insegnanti di religione fino a quella di un nuovo concorso riservato ai docenti della scuola primaria dell’infanzia.

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