Mario Pittoni torna a parlare del Decreto Salva Precari, una delle poche, ma concrete speranze per i docenti di essere finalmente stabilizzati dopo anni di impantanamento e sospensione in un limbo di incertezze. Come sappiamo, il decreto in questione non è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale alla fine.
Il senatore chiede pertanto al premier Giuseppe Conte, al momento riconfermato per il futuro governo giallo-rosso, di sbloccare la situazione e garantire un futuro concreto a migliaia di professionisti della scuola.
Docenti: il punto di Mario Pittoni
<<Ieri la presidenza del Consiglio dei ministri ha inviato ai capi degli uffici legislativi dei ministeri interessati per eventuali osservazioni da esprimere “non oltre le ore 13 di lunedì 2 settembre 2019”, il decreto legge “Per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali” approvato nella prima metà di agosto con la formula “salvo intese” e di conseguenza non ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale. Perché il decreto Salvaprecari della scuola è invece ancora bloccato?>>. Se lo chiede il senatore Mario Pittoni, presidente della commissione Cultura a palazzo Madama e responsabile Istruzione della Lega.
Cosa c’è da sapere sul Decreto Salva Precari?
Il Decreto Salva Precari, fortemente voluto dal dai sindacati lo scorso aprile, apparteneva ad una serie di provvedimenti accordati con il Governo e conteneva diverse misure atte alla stabilizzazione del rapporto del lavoro per decine di migliaia di docenti che attualmente devono accontentarsi di un contratto a tempo determinato.
Il decreto in questione prevedeva l’avvio di un PAS riservato ai docenti con almeno 36 mesi di servizio, a patto che fossero stati svolti negli ultimi 8 anni, più un concorso straordinario per gli insegnanti che avessero svolto almeno 36 mesi di servizio presso istituti scolastici statali negli ultimi 8 anni, di cui almeno una nella classe di concorso specifica.
Il Decreto Salva Precari non aveva dimenticato neanche i docenti ex GAE con diploma magistrale, la cui immissione in ruolo era stata annullata dal Consiglio di stato. Si optava per tali docenti dei contratti a tempo determinato, ma con l’annullamento del decreto in questione, il loro destino è soltanto il licenziamento.