I docenti vincitori del concorso 2016 stanno a poco a poco perdendo le speranze per la regolare e legittima immissione in ruolo. Da una parte abbiamo una categoria di docenti arrivati al traguardo di un lungo e difficile percorso concorsuale superato tra mille sforzi e sacrifici, dall’altra c’è l’angoscia di non sapere quando avverrà questa immissione in ruolo, se non addirittura di perdere tale opportunità se si parla degli idonei. In questo articolo vi proponiamo l’ultimo comunicato Conavincos riguardante la questione.
Stabilizzazione docenti vincitori di concorso: “E intanto il tempo se ne va”
“E intanto il tempo se ne va, tra i sogni e le preoccupazioni”, recitava il testo di una famosa canzone del 1980 di Adriano Celentano. Lui preoccupato per la crescita repentina della figlia adolescente. Noi invece perplessi, vaghiamo tra il sogno di un ruolo conquistato con regolare concorso di Stato e l’angoscia di ottenerlo chissà quando o perfino di perderlo se si pensa agli idonei.
E intanto il tempo se ne va, impietoso, non lascia scampo neanche al Governo gialloverde andato via inaspettatamente e prematuramente. E ci troviamo già a dover tirare le prime somme. Il Governo del cambiamento ha lasciato in eredità un mare di precari e una valanga di posti liberi e vacanti. Inferiore è stato il numero degli immessi rispetto gli anni precedenti e classi di concorso rimaste in esubero. Eppure, tra il 2018 e 2019 di concorsi ce ne sono stati anche se di fattispecie diverse.
Il pasticcio si chiama Quota 100, una misura pensionistica fortemente voluta dalla Lega e di cui la stessa non ha “saputo” approfittare. Una misura che avrebbe dato una risposta al Sud dove GM 2016 e GaE si sarebbero finalmente snellite anche a vantaggio delle successive GM 2018. Un provvedimento che avrebbe garantito il ricongiungimento di molti docenti alle loro famiglie. E allora ci tocca attendere un altro anno inutilmente. Quei posti potevano essere assegnati a personale stabile con tutti i benefici del caso per l’autonomia scolastica e per gli alunni. E la beffa paradossale: per molti dei vincitori ed idonei neanche l’ombra di un contratto di lavoro.
Per non parlare dei continui tentativi di intaccare l’unità del sistema nazionale d’istruzione operate dal Ministro uscente, con proposte che portavano sì un giovamento economico ai docenti del Nord (per noi ciò è pacifico) e contemporaneamente una frattura evidente tra scuole “possidenti” e scuole a “mezzadria”.
E allora il CoNaVinCos, anche dopo il cambio di testimone al coordinamento nazionale con il Prof. Davide Monteleone, non si stancherà di continuare a chiedere giustizia e fermezza del sistema del reclutamento. Siamo solidali con tutti i movimenti e associazioni che nei prossimi giorni protesteranno a vario titolo per liberare Quota 100 subito. E chiediamo al Governo che si sta formando di avere maggiore sensibilità nelle scelte del reclutamento dove merito, competenza, diritti siano principi base per la costruzione di una scuola più forte e competitiva.
Ringraziamo il Prof. Armando Pagliara che ha ideato e guidato questa importante piattaforma, riferimento per tanti precari.
IL COORDINAMENTO NAZIONALE