Quella di Fioramonti, come successore di Bussetti a Viale Trastevere, è una ipotesi che l’interessato gradirebbe. Non è un nome fatto ufficialmente, anche se è prematuro ufficializzare candidature, come affermato da Di Maio, quando ancora non si sa come finirà la crisi di governo. La preferenza espressa dall’attuale sottosegretario rientra nei contenuti di una intervista rilasciata al Corriere della Sera. Gli altri argomenti trattati variano dalla riduzione del numero di alunni per classe, agli investimenti sulla scuola e gli interventi per la riduzione del precariato.
Stipendi
Si tratta di una problematica molto sentita tra i docenti ma non è semplice, secondo Vincenzo Fioramonti, aumentare gli stipendi dato l’attuale contesto economoco che sta attraversando il Paese. La necessità di intervenire con un programma di investimenti nel settore dell’istruzione è una delle convinzioni dei 5 stelle, tanto che rientra nei 20 punti che Di Maio ha presentato al PD. Per realizzarla occorre strutturare un piano di azione che da un lato eviti l’aumento dell’Iva, dall’altro attuando una politica fiscale che incoraggi le imprese ad aumentare le quote destinate nei propri bilanci previsionali grazie alla riduzione del cuneo fiscale. Il tasso d’interesse, si sa, è una delle leve più potenti in mano ai governi, come affermava l’illustre economista Prof. Federico Caffè.
Precariato
Uno dei passaggi dell’intervista catturerà sicuramente l’attenzione dei tanti docenti precari che attendono ancora di essere stabilizzati. Se fosse lui a sedere sulla poltrona di ministro dell’istruzione le cose potrebbero cambiare. Tra loro è forte la delusione per la mancata approvazione del ‘salvaprecari’ a causa della crisi di governo. Di seguito il testo dell’intervista rilasciata a Gianna Fregonara del Corriere della Sera.
