La possibile maggioranza di Governo M5S-PD preoccupa non poco il mondo della scuola, a motivo del fatto che i due partiti hanno evidenziato punti di vista estremamente diversi sulle problematiche riguardanti la scuola. Uno su tutti, la riforma Buona Scuola, voluta proprio dall’ex Presidente del Consiglio Renzi e dall’ex ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini.
Ipotesi alleanza M5S-PD e i contrasti sulla Buona Scuola
Uno dei temi dibattuti dall’ultimo governo Lega-M5S è stato quello degli ambiti territoriali e della chiamata diretta dei docenti. Lo scorso 18 luglio, Simona Flavia Malpezzi (PD) si fece portavoce al Senato del voto contrario del gruppo Dem, all’approvazione in prima lettura di alcuni ddl presentati da Movimento 5 Stelle, Lega e Leu per modificare la legge 107 per quanto riguarda i due suddetti istituti introdotti dalla Buona Scuola.
‘Signor Presidente, loro sono tutti uguali – affermò Simona Flavia Malpezzi – sono quelli che ce l’hanno con i dirigenti scolastici perché evidentemente ritengono che siano persone poco affidabili; sono quelli che nella chiamata per competenze vedono solo ed esclusivamente la possibilità del dirigente scolastico di crearsi proprie clientele; sono quelli che del mondo della scuola hanno una visione semplicemente legata al consenso, che il cambiamento non comporta’.
‘Signor Presidente, loro sono tutti uguali – affermò Simona Flavia Malpezzi – sono quelli che ce l’hanno con i dirigenti scolastici perché evidentemente ritengono che siano persone poco affidabili; sono quelli che nella chiamata per competenze vedono solo ed esclusivamente la possibilità del dirigente scolastico di crearsi proprie clientele; sono quelli che del mondo della scuola hanno una visione semplicemente legata al consenso, che il cambiamento non comporta’.
Quella ‘strana’ alleanza tra il M5S e PD, così divergenti sulla Buona Scuola
Il disegno di legge, voluto da M5S e Lega ed approvato con 146 voti a favore al Senato, era già stato calendarizzato dal vecchio Governo affinché concludesse il suo iter parlamentare tra settembre e ottobre. Una maggioranza M5S-PD, però, potrebbe rimettere tutto in discussione, specie se consideriamo che il PD non intende assolutamente stravolgere l’impianto della Buona Scuola renziana, compresi i due istituti riguardanti gli ambiti territoriali e la chiamata diretta.
Considerando le nuove prospettive politiche di Governo con la nuova possibile alleanza M5S-PD il percorso di approvazione del ddl non può che apparire in salita.
Il M5S sarà disposto a rinunciare a ‘cancellare il pezzo più vergognoso della legge 107 del 2015′, come affermato da Bianca Laura Granato durante la dichiarazione di voto sul suo ddl?
Considerando le nuove prospettive politiche di Governo con la nuova possibile alleanza M5S-PD il percorso di approvazione del ddl non può che apparire in salita.
Il M5S sarà disposto a rinunciare a ‘cancellare il pezzo più vergognoso della legge 107 del 2015′, come affermato da Bianca Laura Granato durante la dichiarazione di voto sul suo ddl?