Scuola, Fioramonti nuovo ministro dell’istruzione: ecco le prime reazioni

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Lorenzo Fioramonti è il nuovo titolare del dicastero di Viale Trastevere. La nomina di ministro al Miur è stata annunciata dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Stanno già arrivando le prime reazioni alla nomina di Fioramonti al Ministero dell’Istruzione.

Fioramonti nuovo ministro dell’Istruzione: Gilda ‘Precariato e contratto questioni urgenti’

Il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, ha rivolto i migliori auguri di buon lavoro, con la speranza di poter presto conoscere il nuovo ministro Fioramonti. ‘Il compito che lo attende è molto impegnativo – ha dichiarato Di Meglio – perché da anni la scuola è afflitta da problematiche numerose e complesse riguardanti milioni di cittadini italiani tra studenti, insegnanti e famiglie. Confidiamo che l’approccio del nuovo titolare di viale Trastevere sia di ascolto e di rispetto di tutti gli attori del mondo dell’istruzione e che le decisioni da lui assunte siano il frutto di un loro effettivo coinvolgimento. Tra le questioni prioritarie di cui Fioramonti è chiamato subito a occuparsi, sottolineiamo quelle del precariato e del contratto, entrambe oggetto dell’accordo siglato il 24 aprile scorso tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e i sindacati rappresentativi della scuola’.

Pino Turi (Uil Scuola): Fioramonti ‘non è catapultato della politica’

Anche il segretario nazionale della Uil Scuola, Pino Turi, ha inoltrato gli auguri al neo ministro Fioramonti: ‘Ha un curriculum accademico e professionale di tutto rispetto. Non è un catapultato della politica, fatto che si evince dalla sua elezione in un collegio uninominale con contatti con la realtà e con il sociale. Ricordo, in modo particolare una sua dichiarazione pubblica in merito all’autonomia differenziata, che lo vedeva saldamente contrario. Quella dichiarazione fatta come politico può, ora che ha un mandato governativo, dare la giusta direzione al sistema di istruzione nazionale. Una scuola statale, nazionale, basata sul dettato costituzionale è il modello che perseguiamo e che intendiamo condividere con il nuovo ministro, sul solco di quanto già definito con il Governo Conte 1. Restano dirimenti gli altri tre punti su cui attiveremo il confronto: investimenti per dare dignità alla funzione docente, risoluzione del problema del precariato e un assetto organico anche agli uffici di segreteria funzionali ad una buona didattica. Diamo la nostra disponibilità ad un confronto di merito, che possa essere diretto e chiaro, finalizzato a rilanciare il ruolo della scuola statale di questo Paese. Da parte nostra saremo coerenti e leali nel nostro impegno.’

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