Lorenzo Fioramonti è il nuovo ministro dell’istruzione per il Governo Conte-bis, secondo l’intesa raggiunta dal Movimento 5 Stelle e dal Partito Democratico: l’annuncio di Fioramonti al dicastero di Viale Trastevere è stata accolta con molta cautela sui social, da parte del personale scolastico, preoccupato per quanto avverrà nei prossimi mesi in merito alle questioni urgenti rimaste in sospeso con il precedente Governo M5S-Lega.
Lorenzo Fioramonti al Miur: i punti del programma di Governo che riguardano la scuola
Nuovo Governo M5S-PD, prudenza ma anche scetticismo sui social
Ne deriva quindi che l’impegno del nuovo ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti sarà soprattutto rivolto alla risoluzione della questione riguardanti le cosiddette ‘classi pollaio’ (già in passato Fioramonti aveva parlato del problema delle classi troppo numerose). Al punto 22, però, si parla anche di valorizzazione, anche dal punto di vista economico, del ruolo dei docenti: di norma, quindi, si dovrebbe sperare in un adeguamento degli stipendi del personale docente. Una promessa che, puntualmente, si ripresenta all’ordine del giorno ma che, purtroppo, sinora, è stata puntualmente disillusa. Si parla, inoltre, di potenziamento delle risorse destinate all’edilizia scolastica oltre a garantire la gratuità del percorso scolastico per gli studenti provenienti da famiglie con redditi medio-bassi. Infine, si parla anche di contrasto alla dispersione scolastica e al bullismo.