Salvaprecari dovrà sintetizzare diritti quesiti integrando merito e servizio

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Il Decreto Salva Precari e il bando del concorso ordinario dovranno marciare in parallelo e in sincrono. Il ministro Fioramonti ha annunciato che presto verrà bandito il concorso ordinario; ma nell’agenda del Miur c’è anche la questione del concorso riservato da sbloccare. “Vorrei un MIUR allegro, positivo, una famiglia in cui esistono le tensioni ma anche le passioni. Ci aspettano tante sfide, la scrivania è già piena di questioni da affrontare, dai precari della scuola alla legge di bilancio tra qualche mese” ha detto durante il discorso del suo insegnamento sulla poltrona più alta di Viale Trastevere.

Il post di Flora Frate

Tenere insieme i diritti acquisiti e promuoverne l’acquisizione di nuovi, è questa la reale sfida che deve riguardare la scuola e più in generale il mondo dell’istruzione. I docenti devono essere valorizzati per il lavoro che svolgono e avere la possibilità di fare carriera e stabilizzarsi secondo un iter certo e definito. Occorre valorizzare l’esperienza sul campo, garantire il merito e promuovere la qualità dell’insegnamento.

Migliorare il sistema scolastico è possibile, ci vuole tempo e passione. Sono fermamente convinta che il nuovo Ministro all’Istruzione, @Lorenzo Fioramonti, abbia le carte in regola per rispondere positivamente a questa sfida cominciando dal decreto “Salva Precari” di cui ha annunciato la possibile partenza fin dal primo Consiglio dei Ministri.

Salvaguardare la logica del doppio canale

I nuovi laureati dovranno poter contare sulla regolarità dei concorsi ordinari ogni due anni per poter accedere al ruolo. È questo il senso del messaggio dell’ onorevole Lucia Azzolina, membro della VII commissione istruzione della Camera dei Deputati. D’altro canto il governo deve poter superare le criticità prodotte dai mancati provvedimenti nei riguardi del personale che ha già lavorato presso lo Stato. Si chiama stabilizzazione dei docenti precari il diritto in capo a coloro che hanno già lavorato alle dipendenze dell’amministrazione con contratti a termine. Il Miur dovrà trovare la sintesi tra due posizioni apparentemente opposte ma che in realtà non sono in contrasto tra di loro. Il tema principale è sempre il rispetto dei diritti garantiti dalla Costituzione. Sarà lungo questa linea che il governo si dovrà muovere.

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