La reazione dei docenti alle dimissioni del ministro dell'istruzione Fioramonti non sono certamente mancate: in alcuni casi si è trattato di un vero e proprio sfogo nei confronti del ministro uscente. C'è chi consegnerebbe a Fioramonti il Tapiro d'oro e il Premio Oscar per la migliore recitazione. 'Credo che Fioramonti sia stato, o il più sprovveduto dei ministri della pubblica istruzione, o il più avveduto... In entrambi i casi, di sicuro, a rimetterci è il popolo italiano.' - si legge in un commento. 'Questa volpe, o pivello dir si voglia, ha accettato un ministero sbandierando ai quattro venti una pseudo clausola, quella dell'investimento da parte del governo di 3 miliardi di euro sulla scuola, che in realtà era un impegno preso semplicemente a chiacchiere, millantato attraverso sue molteplici interviste presso le diverse reti televisive, social network e carta stampata, ma senza mai averne avuto il concreto e formale assenso da parte del capo del governo. Oggi rassegna le dimissioni, e qualcuno pensa addirittura di ergerlo a persona di parola, a paladino della coerenza. In verità, il suo modo di agire ha denotato superficialità, approssimazione, mancanza di responsabilità, carenze di cui un paese sull'orlo del precipizio come l'Italia non può certo permettersi. Diversamente, se la sua è stata una farsa, condotta con grande abilità di recitazione, vestendo per 4 mesi i panni di un ministro di cui sapeva esserne certa la fine, poiché impossibilitato a trovare soluzioni alle immani problematiche che investono da tempo il mondo della scuola, e che l'avrebbero reso nell'immediato futuro impopolare, come tutti i suoi predecessori, allora nessuno potrà togliergli dalle mani la statuetta d'oro più ambita dagli attori, premiandolo per la migliore recitazione.' In un altro commento si teme il futuro: 'Speriamo non ne venga uno peggiore'. Il pessimismo non manca: 'Il nulla assoluto ma il prossimo sarà peggio se non torniamo alla scuola vera, prima delle ultime devastanti riforme'. #noncimancherà Fioramonti Non ci mancherà, è uno degli slogan più ricorrenti insieme a riferimenti alla sua politica e a quella del governo giallorosso: 'Un incapace in meno nell'ignobile governo!' oppure 'Questo Governicchio è ormai alla frutta, a gennaio Renzi farà cadere il Governo e manda tutti a casa'. Le riflessioni non mancano: 'La coerenza è una qualità della vita "praticata" da pochi. Non è, certamente, il caso dell'ex-ministro che, furbescamente, abbandona una poltrona, difficile da gestire ma al contempo mantiene, però, l'altra poltrona di deputato, lascia il M5S e dà vita ad un gruppo autonomo in appoggio al Governo. Tutto questo cas**o per svincolarsi da una difficile posizione politica e restare saldamente in sella: Standing ovation?'. E allora qualcun altro aggiunge: 'É il momento dei movimenti personali. Ma come si fa a votare un movimento che dipende da una persona. Si votano partiti con principi con valori da portare avanti indipendentemente dai leader'. Intanto la scuola affonda Già, ma intanto la scuola affonda, aggiungiamo noi, mentre la politica resta saldamente in sella, a prescindere se il vento tiri a sinistra o a destra: la stragrande maggioranza di chi lavora nella scuola è consapevole del fatto che, a prescindere da chi andrà ad occupare quella poltrona rimasta vacante, non avrà la bacchetta magica. La radice dei problemi è un'altra, i 'personaggi' passano ma i problemi, purtroppo, restano, anzi peggiorano.

Il neo ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha pubblicato il primo post social dopo la sua nomina quale titolare del dicastero di Viale Trastevere. Un messaggio che esprime la sua emozione per il riconoscimento che gli è stato attribuito dal Presidente del Consiglio, Conte, ma anche il suo impegno verso sfide importanti, come il precariato e i maggiori investimenti per la scuola. Ecco il testo del suo messaggio.

Il primo messaggio social del neo ministro Fioramonti

‘Oggi sono entrato nella stanza del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – esordisce il neo Ministro – E l’ho fatto dalla porta principale. Per me questo è un onore e un’emozione, che ho espresso nel saluto a tutti i dipendenti del nostro Ministero e prima ancora al mio staff, il quale mi ha sostenuto costantemente in questo percorso.
Per me tutto ciò significa poter indirizzare al meglio l’asset fondamentale di un Paese civile: l’istruzione, che sia primaria, secondaria e terziaria.’

Fioramonti: ‘Ci aspettano sfide importanti’

‘Il mio interesse per l’università, la ricerca e le accademie e i conservatori (AFAM) è infatti ben noto a chi ha seguito i miei interventi e le mie proposte da Vice-Ministro. Tanto che continuo a ritenere questi settori centrali per lo sviluppo non solo culturale ma anche economico dell’Italia. L’istruzione – prosegue Fioramonti – è la base di tutto questo e fa da collante nel rafforzare le virtù civiche e creare e diffondere un benessere equo e sostenibile, come modello economico-sociale di un Paese avanzato, coerentemente con l’Agenda 2030.
Ci aspettano delle sfide importanti – riconosce il nuovo titolare del dicastero dell’istruzione – Dalla lotta al precariato, fino a maggiori investimenti per l’alta formazione, la ricerca e la scuola, rilanciare e rafforzare il ruolo sociale e professionale degli insegnanti e dei ricercatori.
Si tratta di un duro lavoro e di un compito arduo, su cui spero di trovare il sostegno delle parti migliori di questa nostra società, affinché possa essere realizzato. Grazie.’