Governo, ultimi sondaggi politici al 1° marzo: gli effetti del caos coronavirus
Governo, ultimi sondaggi politici al 1° marzo: gli effetti del caos coronavirus

Anche il mondo della scuola guarda con attenzione a quelli che potrebbero essere i futuri scenari politici già ampiamente rivoluzionati con la recente crisi di Governo e l’ascesa a Palazzo Chigi del Partito Democratico quale nuovo partito alleato del Movimento 5 Stelle. I nuovi sondaggi politici curati dall’istituto Ixé per il programma TV di Rai 3, Cartabianca, danno un’idea di come stiano cambiando i consensi elettorali degli italiani. Secondo il sondaggio, la Lega resta il primo partito anche se appare in discesa (30% dei potenziali elettori). Se consideriamo che il partito di Salvini aveva conquistato alle Europee di maggio il 34,3 per cento dei consensi, possiamo ben vedere come la crisi di governo avviata dal leader leghista sia stato un vero e proprio boomerang.

Sondaggi elettorali, Lega resta il primo partito ma accusa il contraccolpo della crisi

Rispetto a una settimana fa, non si registrano particolari variazioni per il Movimento 5 Stelle che fa registrare solo una lieve perdita, passando dal 22,3% al 22,0%. Il partito di Luigi Di Maio risulta, comunque, in crescita rispetto alle elezioni europee. Anche il Partito Democratico di Nicola Zingaretti rimane sostanzialmente in una posizione stabile con il 22,7%: la nuova alleanza di governo con il M5S non sta provocando particolari scossoni.

Il premier Conte gradito dalla metà degli italiani

Il gradimento del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, invece, è salito al 49%, staccando Matteo Salvini (al 32%). Per quanto concerne, invece, il centrodestra risulta in crescita il gradimento per Giorgia Meloni (al 28%): anche Fratelli d’Italia sta aumentando i suoi consensi. Per quanto riguarda gli altri leader politici, Luigi Di Maio è al 27%, così come il segretario del Partito Democratico Zingaretti, anche lui al 27%. Silvio Berlusconi, invece, è al 19%. A proposito di Berlusconi, Forza Italia recupera lo 0,4%, portandosi al 7,9%.