La nomina di Anna Ascani (Partito Democratico) a viceministro dell’istruzione, università e ricerca è stata accolta in maniera molto negativa dal mondo della scuola, in particolar modo dai docenti. C’è chi lo ha definito ‘un vero e proprio insulto al mondo della scuola e a quanti vi lavorano’.
Anna Ascani viceministro Fioramonti, la rivolta dei docenti sui social
‘Ascani ha studiato, ma non ha maturato alcuni servizio dentro le scuole, fra i banchi e nelle aule, con gli alunni ha zero esperienza, da quanto ho capito, una senza esperienza che ci azzecca con la scuola?’
‘Una traditrice venduta al sistema confindustria la scuola vi si rivolterà contro.’
‘Siamo tornati allo schema del governo Renzi. Il PD oggi è Renzi alla faccia di Zingaretti e company.
Contenti quelli che inneggiavano al ritorno del PD…IL PIATTO È SERVITO!’
‘Hanno saputo scegliere…. la peggiore!!!!’
‘Le scelgono apposta per progetto fantascientifico ….di distruzione’
‘La Renziana doc a presidiare il MIUR a difendere la legge 107. Una scelta SUICIDA, pure provocatoria..’
‘Non voglio una renziana al Miur. Una sostenitrice della Buona scuola che ha umiliato tutti i docenti!’
‘Voleva anche lei un posticino influente visto che era disoccupata. La finirà di lamentarsi. Speriamo bene’
‘Un piacere all’ala renziana del PD, che da sempre vuole mettere le mani sulla scuola. Ringraziamo anche il M5S per aver rimesso in pista questa roba.’
‘Diciamo che se vogliono recuperare simpatie tra i docenti non mi sembra proprio la faccia giusta. È di un’antipatia, arroganza e alterigia uniche oltre al suo passato da fiera sostenitrice della 107
semplicemente non capisce proprio nulla di scuola! Lei era la meno indicata al Miur. Sarebbe stata preferibile a lei la Malpezzi, dando a Cesare quel che è di Cesare.’
‘Una laurea in filosofia, sei anni che si occupa di scuola in Parlamento … e soprattutto nessun giorno di lavoro a scuola…Magnifico! Siamo stretti tra un ministro dell’istruzione, docente universitario, che guarda al modello finlandese, che non manda i suoi figli a scuola in Italia, e una laureata che considera la 107 la migliore riforma della scuola, giudicata male dai docenti per un problema di “percezione”… No, signori e signore, noi non “percepiamo”, cogliamo giornalmente la netta distanza tra il mondo dei sogni e la realtà effettuale dentro le nostre aule senza riscaldamento, povere di arredi adeguati e funzionali alle esigenze delle classi…’
‘È l’esempio più eclatante di cosa possa essere la politica del piazza un nome al posto giusto al solo scopo di dire qui ci metto una dei miei e non me ne fo**e una mazza di cosa rappresenta per i docenti. Comunque era meglio la ‘malpezza’ ,quella dello schemino, l’applausista più eccellente del parlamento? Una vale l’altra verrebbe bene di dire.’