Lucia Azzolina nuovo sottosegretario, quali gli scenari e le speranze?

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Lucia Azzolina nuovo sottosegretario al Miur. Finalmente un’insegnante al Miur. Si aprono interessanti scenari, alzando il velo agli eventuali tatticismi. Finalmente al Miur si respira aria nuova, nonostante la presenza del Viceministro A. Ascani. Sarà l’anno dell’abolizione delle classi pollaio?

Lucia Azzolina nuovo sottosegretario, un interessante segnale

Lucia Azzolina al Miur come sottosegretario.  Finalmente una docente non universitaria a Viale Trastevere. E’ un segnale interessante! Dopo i politici (Gelmini, Fedeli), i professori universitari (Profumo, Carrozza, Giannini) e un quasi tecnico (Bussetti) l’aula con tutta la sua complessità sale in cattedra. Diventa visibile!
Non quelle universitarie, ma quelle reali anche se spesso caotiche degli Istituti scolastici. E’ un segnale di attenzione verso l’aula ridotta a contenitore, grazie agli interventi degli esponenti delle compatibilità economiche. 

La piena colonizzazione del Miur era impossibile

L’entusiasmo, però si è  stemperato all’annuncio della nomina di A. Ascani a Viceministro.
Luigi Rovelli ha ben certificato il malessere tra i docenti, riportando un elenco di post. Ne riprendo due, a mio parere, tra i più significativi: “Ascani ha studiato, ma non ha maturato alcuni servizio dentro le scuole, fra i banchi e nelle aule, con gli alunni ha zero esperienza, da quanto ho capito, una senza esperienza che ci azzecca con la scuola?…La Renziana doc a presidiare il MIUR a difendere la legge 107. Una scelta SUICIDA, pure provocatoria..”
Il secondo post spiega sinteticamente e magistralmente la scelta. Il Pd non poteva consegnare completamente il Miur a un esponente di Leu (Cristofaro) e a due rappresentanti del M5s (Fioramonti, Azzolina). Entrambi i movimenti hanno sempre espresso critiche verso la legge 107/15. Più decise e confermate nel tempo quelle di LeU, attualmente più sfumati, invece i rilievi del M5s. Le ultime dichiarazioni di Fioramonti e Azzolina, infatti, sembrano più orientate a un’ottimizzazione (strategia del cacciavite) della Buona Scuola.
Dalla sua prospettiva, ovviamente il Pd non si è fidato! Del resto ha sempre difeso la Legge 107/15, attribuendo il suo insuccesso a una pessima comunicazione (Matteo Renzi, Avanti, 2017).
Quindi A. Ascani è stata nominata al Miur per sorvegliare gli avversari politici sulle eventuali mosse volte ad abrogare la Buona Scuola.

Lucia Azzolina al Miur, non ci sono più alibi

Detto questo con la nomina di Lucia Azzolina non ci sono più alibi sulla questione delle classi pollaio. Qualche settimana ci si poteva nascondere dietro la freddezza e lo scarso entusiasmo di Marco Bussetti.Egli rappresentava un movimento politico (La Lega) che aveva votato  la Legge 133/08 e sostenuto tutte le sciagurate e conseguenti decisioni di Mariastella Gelmini (O.M. 81/09) che avevano portato, tra l’altro, alla formalizzazione delle classi pollaio.
Lucia Azzolina ha rappresentato un segnale di discontinuità rispetto al passato. Per la prima volta dopo dieci anni di chiacchiere, la rappresentante del M5s si è fatta promotrice di una proposta di legge (luglio 2018), finalizzata a superare l’obbrobrio pedagogico delle classi pollaio.
All’inizio del nuovo anno (2019) la proposta è stata bloccata in Commissione anche per l’opposizione morbida  di Forza Italia (V. Aprea) e del Pd rappresentato quest’ultimo da A. Ascani. La convergenza tra i due partiti si ebbe sulla  difficoltà a reperire fondi per sostenere il superamento del fenomeno del sovraffollamento delle classi..
Quindi come scrivevo sopra, ora occorre procedere senza se e senza ma. Non ci sono più ostacoli e scusanti. Sarà la volta buona? Staremo a vedere.

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