Mancato riconoscimento abilitazione rumena: lettera

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(inviata dal Prof. Lorenzo Talamo)

Il mancato riconoscimento dell’abilitazione rumena ha gettato nella disperazione centinaia di aspiranti docenti italiani. Tra questi il professor Lorenzo Talamo, genitore di un aspirante insegnante che ci invia la lettera oggetto di questo articolo. La missiva, indirizzata al ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti e alla sottosegretaria Lucia Azzolina, ha come oggetto la carriera del figlio di Talamo. Il giovane ha conseguito la laurea presso un’università italiana, tuttavia, è stato da sempre impossibilitato a partecipare ai concorsi per l’immissione in ruolo, in quanto concessi soltanto agli aspiranti provvisti di abilitazione.

Abilitazione rumena: una via alternativa

A causa di ciò, l’aspirante docente in questione non ha potuto fare altro che percorrere una strada alternativa per poter iniziare il suo percorso professionale. Dunque, il figlio del professor Talamo ha seguito alcuni corsi pedagogici post-universitari in università estere, ma comunque appartenenti all’Unione Europea. Per la precisione, il giovane ha iniziato a frequentare un’università rumena al fine di conseguire l’opportuna abilitazione all’insegnamento.

Il diretto interessato ha prima di tutto dovuto attendere il riconoscimento da parte del Ministero dell’istruzione di Bucarest il riconoscimento del diploma di studi superiori e dei titoli dei diplomi accademici di I e di II Livello. In seguito, come se questo non bastasse, l’aspirante docente ha dovuto superare un esame C2 per la conoscenza dell’idioma rumeno e un ulteriore esame di lingua generale. Solo dopo aver superato questi percorsi tutt’altro che semplici, il giovane è stato ammesso a frequentare gli studi di cicli post-universitari D.P.P.D. Ci riferiamo ad un percorso di studi psicopedagogici della durata complessiva di due anni, atta alla formazione del personale docente.

L’epilogo

Dopo aver superato tutte le prove previste dal percorso post-universitario con valore abilitante e, forte della documentazione rilasciata da Bucarest in cui si evidenzia il pieno valore abilitante di questo percorso di studi, l’aspirante docente ha inviato al Ministero dell’istruzione una domanda di convalida per il riconoscimento in Italia dell’abilitazione avvenuta all’estero.

Il Ministero aveva risposto che la domanda era stata protocollata e che il diretto interessante avrebbe avuto un feedback entro 4 mesi. Purtroppo, sono tre anni che il figlio di Talamo attende e combatte nelle aule di tribunali per avere un diritto che, come dice il padre dell’aspirante docente: “Sicuramente gli compete”.

 

scarica la Lettera al Ministro

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