Scuola, ministro Fioramonti a ‘Porta a porta’ parla di stipendi e di bonus merito

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Il neo ministro dell’istruzione, Lorenzo Fioramonti, è stato ospite ieri sera del salotto televisivo di Bruno Vespa, ‘Porta a porta’, in seconda serata su Rai 1. Fioramonti, oltre a parlare di un concorso straordinario da 24mila posti, si è soffermato anche sulla delicata questione del rinnovo di contratto del personale scolastico e degli aumenti stipendiali tanto attesi da docenti e personale Ata.

Ministro Fioramonti su stipendi e bonus merito

In merito al possibile aumento di 100 euro mensili per gli insegnanti, il ministro Fioramonti ha dichiarato: ‘Mi piacerebbe moltissimo poter dire vi paghiamo molto, molto di più. È mio impegno lavorare sull’aumento dello stipendio degli insegnanti: non è solo un problema di stipendio – ha precisato Fioramonti – ma anche di ruolo sociale. Cento euro è un primo passo importante, se ne va più di 1 miliardo di euro. Cominciamo a pagarli di più e a chiedere anche di più da parte loro’.

‘Insegnanti devono essere pagati in modo dignitoso per quello che fanno’

Fioramonti ha parlato anche del cosiddetto ‘bonus merito‘, un tema che, per altro, il ministro aveva già affrontato nei giorni scorsi in occasione di una sua intervista radiofonica rilasciata alla trasmissione ‘Circo Massimo’, in onda su Radio Capital. ‘Non serve incentivare quello che è già parte del dovere di ogni singolo docente, per ottenere dalla classe docente l’impegno dovuto. Gli insegnanti  – ha sottolineato Fioramonti – devono essere pagati in modo dignitoso per quello che fanno. Se basassimo lo stipendio e i bonus solo su quello che i docenti fanno extra, potremmo avere l’effetto opposto, cioè una disincentivazione’.

Fioramonti: ‘Io qui lavoro con trasparenza’ e lancia frecciata a Bussetti

Infine, una ‘frecciatina’ di carattere politico legata alle polemiche scoppiate nei giorni scorsi per la nomina di Anna Ascani del PD (e nota sostenitrice della Buona Scuola renziana) al ruolo di viceministro: ‘Lavoro costantemente con persone di cui mi fido – ha risposto Fioramonti – il modus operandi e le regole del lavoro ci permettono di lavorare con persone con cui magari hai poco in comune ma si riesce a lavorare insieme. Questo è il segreto della politica. Uno dei problemi che io ho visto quando ero vice ministro è che il ministro non aveva un modo trasparente di lavorare, io ho da subito stabilito che qui lavoro con trasparenza, con riunioni tutte le settimane’.

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