Si è parlato, nei giorni scorsi, del bonus merito e di aumento degli stipendi del personale scolastico. In modo particolare è stato proprio il neo ministro dell’istruzione, Lorenzo Fieramonti, a toccare l’argomento mostrando una certa contrarietà all’istituto introdotto con la legge 107/2015, meglio conosciuto come Buona Scuola. Il bonus merito, secondo il nuovo titolare del Miur, non solo non produrrebbe effetti positivi sulla qualità del servizio reso dagli insegnanti ma sarebbe addirittura controproducente. Sulla questione è intervenuto l’ex sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, unitosi da poco a ‘Italia viva’, il nuovo movimento fondato dall’ex premier Matteo Renzi.
Toccafondi, la stilettata a Fieramonti e la difesa del bonus merito
‘E’ facile dire, più soldi per tutti’, la stoccata di Toccafondi a Fieramonti
‘Non dobbiamo mai dimenticare – ha proseguito Toccafondi – che la scuola è fatta per i ragazzi e le nuove risorse che saranno destinate alla scuola dovranno migliorare la qualità dell’istruzione, la formazione e la selezione degli insegnanti, gli strumenti e le strutture, l’innovazione della didattica. Tutto deve migliorare la qualità della scuola perché così aiutiamo i ragazzi. È facile dire: più soldi per tutti – l’altra ‘stoccatina’ di Toccafondi al neo ministro – ma non è semplice trovare le risorse necessarie. E certo non serviranno proposte non studiate a fondo e utili più a cercarsi un titolo sui media che non a trovare soluzioni strutturali’.