La vicenda dei docenti di ruolo della scuola primaria e dell’infanzia che desidererebbero effettuare il passaggio di cattedra sulla scuola secondaria era già stata rappresentata da questa testata. Lo scorso 24 settembre 2019 si era svolta a Piazza Montecitorio un’iniziativa dei docenti laureati di ruolo della scuola primaria e dell’infanzia che vorrebbero abilitarsi e sviluppare il proprio percorso professionale verso l’insegnamento nella scuola secondaria.

Docenti ingabbiati

L’impossibilità ad effettuare il passaggio di cattedra era stata ben descritta dalla nuova categoria che tali docenti avevano creato. Molti di loro non erano riusciti a fare il servizio utile per maturare il requisito delle tre annualità per accedere ai corsi pas. Questi docenti, che a breve attendono di vedere la luce con l’attivazione di nuovi corsi abilitanti per l’insegnamento nella scuola secondaria con il Decreto Salvascuola del ministro Fioramonti, sono noti ai più come docenti ingabbiati.

L’appoggio della Cgil

La FLC CGIL aveva partecipato a questo evento, dando il proprio contributo all’iniziativa, che ha visto tra l’altro anche la partecipazione di Giuseppe Bagni, membro del CSPI e di alcuni parlamentari di diverse formazioni politiche, la senatrice Granato, il senatore Pittoni e il deputato Fassino.

I docenti laureati che sono in ruolo nella scuola primaria e dell’infanzia possono rappresentare una risorsa per la scuola e la loro voglia di formarsi e abilitarsi per poter accedere a una progressione nel percorso di insegnamento verso la scuola secondaria è un’occasione di arricchimento per il sistema. Loro infatti possiedono un bagaglio di competenze didattiche e metodologiche, acquisite nel ruolo che ricoprono, che potrebbe contribuire alla crescita e all’innovazione dell’insegnamento nella scuola secondaria.

L’avvio di una nuova stagione di percorsi abilitanti li può dunque vedere protagonisti, al pari degli altri colleghi di ruolo della scuola secondaria, nell’accesso alla formazione abilitante, secondo un principio che veda comunque i precari in posizione di priorità rispetto ai colleghi di ruolo. La FLC CGIL seguirà questo percorso facendosi portavoce di questa istanza nelle sedi opportune.