Scuola, ministra Azzolina firma decreto 'chiamata veloce': le novità, cosa cambia per le immissioni in ruolo docenti
Scuola, ministra Azzolina firma decreto 'chiamata veloce': le novità, cosa cambia per le immissioni in ruolo docenti

Il ministro dell’istruzione, Lorenzo Fioramonti, parlando del decreto salvaprecari, non aveva esitato a manifestare tutto il proprio ottimismo in una rapida e proficua soluzione della questione, tramite una ‘rimodulazione’ del testo che avrebbe tenuto conto di un elemento imprescindibile, la ‘selettività’. Un concetto ribadito anche nella trasmissione ‘Porta a porta’ dove ha parlato di 24mila posti circa da bandire nel prossimo concorso.

L’ottimismo del ministro Fioramonti si scontra con la realtà dei fatti

Evidentemente, però, il neo ministro non aveva fatto i conti ‘con le tante esigenze da soddisfare’, così come sottolinea il sindacato Anief, a proposito dello stallo nel confronto Miur-sindacati: dopo l’entusiasmo del primo incontro, ora sembra che le parti si siano allontanate per ciò che concerne i provvedimenti da adottare per porre fine al precariato e tutelare i docenti.
Per il momento si sarebbe discusso solamente sul concorso ordinario e straordinario per la secondaria di primo e secondo grado: per quanto riguarda il concorso straordinario ci si dovrebbe affidare a un Decreto Legge mentre le altre misure dovrebbero rientrare in un Disegno di Legge. Insomma, sembra che manchi, a tutt’oggi, una chiarezza d’intenti.
Anief, a questo proposito, ritiene che sia necessario approvare un decreto legge risolutivo allo scopo di coprire le attuali 205 mila cattedre libere, evitando in tal modo il proliferarsi dell’uso delle Mad (messe a disposizione), ‘venutesi a determinare proprio per l’accumularsi degli errori attuati dagli ultimi Governi nella gestione del reclutamento scolastico. Questo ha determinato gravi ricadute negative sulla didattica e sull’offerta formativa generale, con tantissime nomine ancora oggi da attuare e la sempre meno perseguita continuità didattica.’

Situazione di emergenza

Il Presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, non ha dubbi: ‘Questo modo di procedere ha prodotto un accumulo di posti vacanti e di precari inutilizzati. La situazione è palesemente d’emergenza. Non c’è tempo da perdere, non ci possiamo più permettere di dare risposte estemporanee a un problema crescente e sempre più complesso, che sta ponendo sempre più problemi al regolare svolgimento dell’anno scolastico. Da sistemare, inoltre, c’è assolutamente la pratica del mancato rispetto dei diritti dei precari, ad iniziare dai mancati scatti stipendiali e dei docenti e Ata neo-assunti, ancora vessati in fase di ricostruzione di carriera e nelle procedure di mobilità. Sono tutte richieste che abbiamo presentato qualche giorno fa, in occasione dell’incontro tenuto al Miur con il ministro dell’Istruzione, attraverso una formale proposta contenuta nel decreto #salvascuola di 25 punti’.