I diplomati magistrali mantengono il diritto a permanere nelle Gae fintanto che non si è pronunciato il Consiglio di Stato sui ricorsi in appello. La posizione in graduatoria resta immutata fino all’emissione della sentenza di merito negativa del Tar Lazio. Da questo momento gli uffici scolastici regionali hanno 60 giorni di tempo per comunicare ai diplomati magistrali il depennamento dalle graduatorie ad esaurimento.
Chi aveva soltanto la riserva potrà fare la domanda di reinserimento nella seconda fascia delle graduatorie di istituto, secondo le modalità comunicate nell’ultima circolare del Miur. I docenti che invece erano stati nominati in ruolo con cautelare possono ancora opporsi al licenziamento conseguente.
Sentenza negativa del giudice del lavoro
I docenti colpiti da una sentenza sfavorevole del giudice del lavoro possono ancora opporsi prima in Appello e poi in Cassazione se ancora non è arrivata la sentenza di merito definitiva del Tar che dispone il depennamento dalle graduatorie ad esaurimento dei diplomati magistrali. Questo perché il ricorso principale era stato incardinato al TAR e dunque non si può concludere un procedimento che è ancora pendente. Possiamo citare il caso dei docenti di Pistoia che hanno proposto tale azione in quanto non ancora colpiti dalla sentenza di merito negativa del Tar.
Come ci si oppone al licenziamento
Esiste la possibilità di tutelare il ruolo conseguito in regime di accoglimento cautelare. Diversi studi legali anno proposto ricorsi d’urgenza al giudice del lavoro contro il licenziamento dei docenti a causa del depennamento dalle Gae. La tesi sostenuta è che, nel momento in cui si viene nominati in ruolo, cessa la materia del contendere perché in quel momento non si era più nelle graduatorie ad esaurimento.
A chi rivolgersi
Per casi di questo tipo è meglio rivolgersi al proprio legale di fiducia. Tutti i docenti che volessero ricevere maggiori informazioni su cosa fare in questo caso potranno scrivere alla casella di posta elettronica tuledoc@gmail.com indicando in quale provincia sono stati depennati. Avvisiamo il lettore che, dato l’elevato numero di mail già pervenute, è necessario attendere qualche giorno per ricevere una risposta.