Questo anno scolastico verrà ricordato per una maggiore richiesta di supplenti rispetto agli anni precedenti. Tant’è che questa situazione è stata ironicamente battezzata con una terminologia atta ad evidenziare l’epidemia che sta affliggendo il mondo scolastico: la “supplentite”. Situazione questa che va ad intensificare il già serio problema del precariato nel mondo scolastico. Ma quali sono le classi di concorso maggiormente interessate da questa “piaga”?
Le regioni più colpite dalle supplenze
Come era stato previsto già nell’estate, ad essere più alla ricerca di supplenti sono le regioni del Nord, che vantano il maggior numero di cattedre scoperte, e che probabilmente non riusciranno nemmeno ad essere coperte neanche dalle graduatorie d’istituto, rendendosi necessarie le chiamate da Mad, come stanno effettuando già molti istituti scolastici.
Nello specifico, le regioni più colpite risultano essere la Lombardia, il Piemonte e il Veneto; ma si registra un’alta necessità di supplenti anche in Sicilia e nel Lazio, con una concentrazione di supplenze soprattutto nelle province di Milano, Brescia, Torino, Palermo, Roma (province, tra l’altro, con il maggior numero di aspiranti anche).
Le classi di concorso con maggiore richiesta
La supplentite però non sta colpendo in maniera univoca la scuola italiana, non solo a livello territoriale. Alcune classi di concorso infatti più di altre sembrano essere, da quanto è stato rilevato, maggiormente assalite dalle supplenze.
In particolare, sono sicuramente soprattutto la primaria e l’infanzia le classi di concorso più in crisi, e con una crescente e preoccupante richiesta soprattutto di insegnanti di sostegno, sempre più carenti o comunque sprovvisti della dovuta specializzazione.
Mentre per la scuola secondaria si registra un picco sulle classi di concorso di matematica e scienze in primis (A28, A26), ma anche italiano (A12), strumento musicale, inglese (A25) e fisica (A20).
Per chi dunque fosse interessato, conviene inviare la Mad a una o più di queste classi di concorso, con buone possibilità di essere chiamati per supplenze, magari anche annuali.