Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri è stato ospite della trasmissione ‘In mezz’ora in più’ da Lucia Annunziata: per l’occasione, il numero uno del dicastero delle finanze italiane ha dato alcune anticipazioni in merito alla Nota di aggiornamento al Def, che dovrebbe essere licenziata al Consiglio dei ministri di lunedì pomeriggio. Ecco le dichiarazioni del ministro Gualtieri.
Il ministro Gualtieri anticipa il Def in TV
‘Ci batteremo affinché gli investimenti dedicati alla transazione ecologica dell’economia vengano scorporati dal calcolo europeo ai fini del deficit. Ho posto il problema all’Ecofin di Helsinki, e non sono ero da solo. Percorreremo una saggia via di mezzo, forse sarebbe stato meglio non dichiarare il 2,4, poi fare il 2,04, e trovarsi con un’impennata dello spread che poi pagano tutti, e collocarsi in mezzo dall’inizio, senza turbative.’
In merito alla legge di bilancio, Gualtieri lancia una frecciatina: “Il conto del
Papeete che ci è stato lasciato da pagare lo dobbiamo pagare, ma lo dobbiamo fare in modo equilibrato senza compromettere la crescita. Non faremo una manovra restrittiva, nonostante la richiesta iniziale dell’Europa che diceva di ridurre dello 0,6% il deficit strutturale. Realizzeremo una piccola espansione per conciliare l’equilibrio dei conti con l’impegno di ridurre il
debito pubblico ma allo stesso tempo senza dover fare una manovra restrittiva che avrebbe effetto negativo sull’economia. Quando ho giurato da ministro sapevo che come prima missione avevo quella di trovare 23 miliardi in 23 giorni, il valore della clausole di salvaguardia dell’Iva. Il compito è impegnativo, per trovare la quadra utilizzare il massimo della flessibilità’.
Quota 100 e reddito di cittadinanza restano, non ci saranno tagli a scuola, sanità e università
Il ministro Gualtieri ha ribadito come la manovra sarà intorno ai 30 miliardi: ‘È una cifra credibile. Comunque la cifra sarà definita dal Cdm. È confermato: non toccheremo Quota 100 e reddito di cittadinanza; la prima è una misura che va ad esaurimento’. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, “la sfida è rafforzare le politiche attive. Un governo serio non cambia la misura, cerca di farla funzionare bene”.
Il mondo della scuola era in attesa di conoscere come verrà ‘trattata’ l’istruzione nella prossima manovra finanziaria, dopo anni di tagli alle risorse: non ci saranno ‘tagli a scuola, sanità, università. Non ce lo possiamo permettere perché sarebbe controproducente’. Il ministro Gualtieri non ha menzionato l’ormai famosa tassa sulle merendine che servirebbe per finanziare i 3 miliardi chiesti dal ministro dell’istruzione, Lorenzo Fioramonti.