Riapertura scuole, Salvini: 'L'Italia è l'unico paese dove non si è ancora capito quando'
Riapertura scuole, Salvini: 'L'Italia è l'unico paese dove non si è ancora capito quando'

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha fatto parlare di sé anche per il gesto compiuto durante un convegno a Genova, dove, in segno di protesta contro l’ormai famosa ‘tassa sulle merendine’ del ministro Fioramonti, aveva ‘lanciato’ dal podio diversi ‘snack’ al pubblico che lo stava acclamando. Un gesto che non è passato inosservato all’opinione pubblica e che continua a far discutere. Così come farà certamente discutere il nuovo attacco dell’ex vicepremier al nuovo titolare del dicastero di Viale Trastevere, questa volta in merito alla presenza o meno del crocefisso nelle aule, questione annosa che, ogni tanto, viene tirata in ballo per alimentare i dibattiti politici.

Salvini attacca Fioramonti: ‘È un ministro o un comico?’

‘Prima l’idea di tassare merendine e bibite, adesso l’idea di togliere i crocifissi dalle aule: ma questo è un ministro o un comico?’ questa la vivace risposta su Twitter di Matteo Salvini al no al crocifisso espresso dal ministro Lorenzo Fioramonti.
Il ministro, infatti, durante un suo intervento in qualità di ospite della trasmissione radiofonica ‘Un giorno da pecora’ aveva riaperto il dibattito tra laici e cattolici sulla presenza in aula del simbolo religioso: ‘Meglio una cartina del mondo al crocifisso’ , aveva dichiarato Fioramonti, suscitando l’indignazione soprattutto del fronte del centrodestra.

L’ex ministro Gelmini: ‘Il crocifisso non è elemento di arredo’

Anche l’ex ministro dell’istruzione, Maria Stella Gelmini, (non certo dimenticata dal mondo scolastico) si è schierata contro Fioramonti: ‘Il crocifisso non è elemento di arredo, ma la testimonianza delle radici del nostro Paese. La sua presenza sulle pareti delle aule scolastiche, contrariamente a quel che pensa il ministro Fioramonti, non impedisce di esprimersi agli studenti di altre culture e religioni, ma sta lì a ricordare che la laicità che il ministro liberamente rivendica è conseguenza diretta proprio delle radici cristiane dell’Italia e dell’Europa’.