Decreto scuola e precariato ultime notizie: arriva la ‘chiamata lampo’ per coprire posti vacanti

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Il ministro dell’istruzione, Lorenzo Fioramonti, avrebbe messo a punto un nuovo sistema di reclutamento per sanare l’annoso problema delle cattedre vacanti: si tratterebbe di una ‘chiamata lampo’. Ne ha dato notizia il quotidiano ‘Il Messaggero’ che anticipa la nuova misura che dovrebbe essere contenuta nel decreto che arriverà in Consiglio dei ministri la prossima settimana.

Chiamata lampo per coprire i posti vuoti, la misura sarà contenuta nel decreto scuola

Il piano ad hoc, allo studio del Miur, prevede un nuovo passaggio nelle chiamate dei docenti per l’assunzione. Una volta convocati regione per regione tutti gli aventi diritto al ruolo, tramite le graduatorie ad esaurimento e le graduatorie di merito dei concorsi del 2016 e del 2018, si andrebbero a contare le cattedre rimaste vuote. Ogni Ufficio scolastico regionale, di conseguenze, andrà a diramare il bando in tutta Italia per trovare i docenti che sono necessari per coprire le cattedre vuote. La chiamata lampo avrà la durata di dieci giorni al massimo, poi si passerà alla selezione dei candidati per titoli.
Una procedura che, quindi, verrà attuata dopo aver esaurito le graduatorie dei candidati su quel determinato territorio. Dopo questa particolare fase, la graduatoria relativa alla chiamata lampo verrà sciolta, non avrà più alcun valore nei mesi e negli anni a venire.

Lucia Azzolina parla della nuova misura per coprire le cattedre vuote

A parlarne al ‘Messaggero’, una delle promotrici del nuovo provvedimento, il sottosegretario al Miur, Lucia Azzolina: ‘Rispetteremo i diritti di tutti, nessuno scavalcherà nessuno: a settembre 2020, dopo le immissioni in ruolo, gli Uffici scolastici faranno una call veloce di 7-10 giorni al massimo. I docenti che vorranno potranno proporsi. In questo modo limiteremo i disagi delle cattedre vacanti e avvieremo l’anno scolastico con tutti i docenti in cattedra. Vogliamo inoltre garantire la continuità didattica agli studenti con un vincolo temporale a garanzia’.

Infatti, nel decreto è previsto che, una volta immesso in ruolo, il docente che ha accettato di trasferirsi da un’altra regione dovrà impegnarsi a rimanere in quella regione per almeno 5 anni senza possibilità di mobilità o di assegnazione provvisoria.

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