Scuola, concorsi, precariato e mobilità: ecco cosa c’è nel decreto scuola

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Il decreto scuola approderà questa settimana sul tavolo del Consiglio dei Ministri per la sua approvazione. L’accordo raggiunto tra Miur e sindacati lo scorso 1° ottobre riguardante la stabilizzazione del personale precario sarà il fulcro del contenuto del testo legislativo che dovrà passare sotto la lente dell’esecutivo. Per quanto riguarda i precari ‘storici’, entro l’anno in corso è previsto il bando di concorso per oltre 24mila posti aperto ai docenti delle superiori di primo e secondo grado che hanno almeno 3 anni di servizio nelle scuole statali, di cui almeno uno nella classe di concorso per la quale si partecipa.

Concorso straordinario

Per quanto riguarda il concorso straordinario, questo prevede una prova scritta ‘computer based’ con quesiti a risposta multipla: il candidato supererà la prova raggiungendo un punteggio minimo di 7/10. Le graduatorie si formeranno in base al voto della prova scritta e ai titoli, culturali e di servizio. Ricordiamo, a questo proposito, che gli oltre 24mila vincitori del concorso straordinario entreranno in ruolo a settembre 2020. Da qui scatterà l’anno di prova che permetterà di acquisire i 24 CFU con oneri a carico del Ministero dell’Istruzione. A fine anno, basterà una lezione simulata per ottenere la conferma dell’immissione in ruolo. La commissione di valutazione sarà composta da professori della scuola, più un membro esterno. È prevista inoltre la possibilità per chi ottiene il punteggio di 7/10 ma non rientra tra i 24mila vincitori del concorso, di potersi abilitare con la sola prova orale purché si acquisiscano i 24 CFU e si stia insegnando con supplenza almeno fino al 30 giugno.

Concorso ordinario

Nel testo del decreto scuola che verrà esaminato dal Consiglio dei Ministri, è previsto, contemporaneamente al concorso straordinario, anche il concorso ordinario, sempre entro il 2019,  per altrettante 24/25mila cattedre. A questa selezione potranno partecipare anche i laureati con 24 CFU.

Mobilità volontaria in altra regione

Sempre nel decreto scuola, sarà presente una misura normativa che permetterà ai vincitori e agli idonei dei concorsi 2016 e 2018 e docenti delle Graduatorie ad esaurimento di poter scegliere una regione/provincia diversa dove poter presentare domanda per l’immissione in ruolo. La stabilizzazione si concretizzerà per effetto dello scorrimento delle graduatorie del territorio in questione.
Nella bozza del decreto scuola è inclusa anche una disposizione che aumenta leggermente il fondo dedicato al miglioramento dell’offerta formativa (Mof).

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