Scuola, ministra Azzolina firma decreto 'chiamata veloce': le novità, cosa cambia per le immissioni in ruolo docenti
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Durissima presa di posizione quella adottata dal deputato leghista Rossano Sasso, il quale lancia un’invettiva contro il ministro dell’istruzione, Lorenzo Fioramonti chiedendone, come promesso, le sue dimissioni.

Lega, attacco al ‘dimissionario’ ministro Fioramonti

‘Il Ministro Fioramonti la smetta di promettere cose a vanvera, – esordisce Sasso nel suo intervento alla Commissione Cultura della Camera dei Deputati – venga in commissione a spiegarci con quali risorse intende mantenere le sue promesse, tra cui l’aumento dello stipendio agli insegnanti. Esprimo solidarietà al dimissionario Ministro Fioramonti, dimissionario perché al suo insediamento lui stesso ha dichiarato che se non dovessero arrivare dal MEF 3 miliardi di euro per l’istruzione, si dimetterebbe. Visto che nella nadef non c’è traccia di questi 3 miliardi e addirittura si prevede una riduzione di 1 miliardo e 800 milioni per il 2020, se la parola del Ministro ha un senso – sottolinea il deputato leghista – allora Fioramonti dovrebbe onorare la parola data e dimettersi.

‘Al governo chiedo di rispettare gli insegnanti e di non prenderli in giro’

‘Ho chiesto al governo di rispettare gli insegnanti e non prenderli in giro promettendo loro un aumento stipendiale. Gli insegnanti attendono da 10 anni un adeguamento stipendiale, non possono essere derisi dal Ministro che dichiara che troverà le risorse necessarie tassando le merendine. Ma quanti snack o quanti biglietti aerei intende tassare – si chiede Rossano Sasso – per aumentare lo stipendio a circa un milione di insegnanti? Fioramonti sia concreto e ci venga a dire se quando parla dobbiamo prenderlo sul serio o smentirlo, come ha fatto il suo collega del MEF Gualtieri, che ha detto chiaro e tondo che 3 miliardi per la scuola non ci sono.
Mi auguro – conclude il deputato della Lega – che quanto previsto nella nadef venga poi smentito in legge di bilancio, la scuola non ha bisogno di tagli, ma non ha bisogno nemmeno di fenomeni che promettono miracoli o dimissioni, salvo poi andare a sbattere con la realtà. E la realtà va nella direzione opposta di questo Governo e del Ministro Fioramonti’.