Nella nota di aggiornamento al Def il governo ha dato il via alla procedura per bandire il concorso riservato ai docenti della terza fascia delle graduatorie di istituto con almeno 36 mesi di servizio. A beneficio di tutti gli interessati rimettiamo, in considerazione del fatto che la prova scritta computer based sarà simile a quella del 2016, il link ai programmi per le procedure su posto comune e su sostegno.
Chi potrà partecipare
Oltre a loro potranno partecipare anche i docenti di ruolo della scuola primaria e dell’infanzia che intenderanno fare il passaggio su scuola secondaria. Saranno ammessi, dietro presentazione della domanda di partecipazione, anche tutti i docenti già abilitati che avevano rinunciato, in occasione della precedente procedura del 2018, a causa dell’ assegnazione su una sede lontana. Nei prossimi 60 giorni il testo potrebbe recare alcune modifiche per via degli emendamenti che verranno presentati in Parlamento.
Abilitazione in 2 mosse
Il primo passaggio che i candidati dovranno compiere è quello della prova computer based. Si tratta di una prova scritta selettiva con quesiti a risposta multipla da superare con 7/10. Per tutti il requisito è il possesso di almeno un anno di servizio sulla cdc in cui si intende partecipare. L’altro è aver maturato almeno tre anni di servizio sulla scuola secondaria. Chi avrà ottenuto un punteggio minimo di almeno 7/10 potrà affrontare il colloquio orale e, alla fine dell’anno di prova, potrà ottenere la qualifica di docente abilitato. A questo scopo verranno costituite le nuove graduatorie di merito regionali.
Acquisizione dei 24 CFU
I docenti che all’epoca avevano già i 24 CFU verranno inseriti direttamente nelle graduatorie di merito regionali dopo aver svolto il colloquio orale. Nelle regioni in cui ci sono carenze nell’organico di diritto su una determinata cdc, l’immissione in ruolo sarà diretta. I posti disponibili per le assunzioni da settembre 2020 saranno 24 mila. Rispetto al passato, la differenza sostanziale questo concorso riservato è costituita dalla possibilità di conseguire i CFU mancanti senza spese per i docenti. Si tratta di un fatto positivo per i docenti che si sono laureati con il nuovo ordinamento.
